Cresce l’erosione a Villammare. Le ultime mareggiate hanno reso ancora più evidente una problematica divenuta emergenza. Il mare in località Li Piani, arrivato a ridosso di abitazioni e attività, con gli ultimi marosi ha scavato, distrutto scoperchiato. L e immagini girate questa mattina sono impressionati. Questa abitazione sembra essere rimasta quasi sospesa. La sabbia sotto la scaletta non c’è più si vedono le fondazioni, il muro è crollato e così parte della cancellata. A nulla sono valsi i massi messi a protezione e quanto accaduto dà da pensare di fronte ad una aggravarsi del fenomeno erosivo. Che cosa accadrà di qui ad un anno a questa abitazione? Il mare è tornato a minacciare anche le fognature che da 40 anni si trovano in quella posizione ma che dal 2013, anno in cui per primo le tubature vennero alla luce per la forza dei marosi, risultano fuori posto e a rischio per la vicinanza al punto d’impatto delle onde. E’ lapalissiano che l’erosione deve trovare al più presto soluzione. A prendersi la briga di dare una risposta era stato il vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola che si era detto disponibile a mettere attorno ad un tavolo tutti gli enti coinvolti, sebbene già al primo incontro, a partecipare erano stati solo i Comuni di Sapri e Vibonati. Il prossimo 29 novembre si riproverà a fare quadrato. A Salerno è previsto l’incontro che dovrà portare a beneficiare anche delle risultanze degli studi del locale Università sul fenomeno erosivo nel Golfo di Policastro. la speranza è che ci sia maggiore collaborazione da parte di tutti gli enti. Lo sfacelo della prima mareggiata dell’anno disegna un quadro di danno per l’economia e per il turismo ma soprattutto di rischio per l’incolumità pubblica. A ciò si aggiunge che le onde agitate hanno riportato alla luce un’altra discarica interrata sempre in località Li Piani. Rifiuti di diverso tipo sono emersi tra la terra, a poca distanza da dove nel marzo scorso venne fuori una discarica dalle dimensioni più ampie poi messa sotto sequestro e bonificata. Il nuovo cumulo di rifiuti riportato alla vista dal mare – fa sapere l’attivista dell’ambiente Paolo Abbate- “fu sottoposto a sequestro l’anno passato ma mai bonificato. Ora è emerso di nuovo il grave problema inquinamento del fragile ecosistema marino: pertanto è stato inviato urgentemente un esposto al prefetto, al sindaco, alla Capitaneria e p.c alla Procura di Lagonegro.”
Daria Scarpitta