Mercoledì mattina alcuni escavatori dell’esercito hanno fatto ingresso nell’are industriale di Atena Lucana ed hanno scavato nel terreno finito sottosequestro nell’ottobre scorso. Un sequestro che potrebbe rientrare nell’indagine in corso per accertare eventuali traffici di rifiuti tossici. Il condizionale è d’obbligo perché Carabinieri e Procura continuano a non dare risposte agli amministratori e alla stampa. Un silenzio che inevitabilmente sembra confermare le tesi alimentate dall’opinione pubblica, facendo accrescere il timore che alcune aree del Vallo di Diano sono state usate per interrare rifiuti tossici, magari idrossido di potassio. Liquido che nel mese scorso è stato scoperto in alcune cisterne a bordo del camion fermato Carabinieri di Sala Consilina . Una scoperta alla quale è poi seguito il sequestro del terreno di Atena Lucana . Un ‘area dove i militari hanno rinvenuo barili, un escavatore e un carrello . Mercoledì scorso sono arrivati i mezzi dell’ esercito che, evidentemente, hanno effettuato i prelievi necessari per accertare la eventuale presenza di sostanze pericolose sul quel terreno .
. Cosa sia venuto fuori dalla scavo e dalle eventuali analisi , è difficile saperlo. Nel frattempo la questione sui presunti traffici di rifiuti tossici nel Vallo di Diano a giorni arriverà all’attenzione del Ministro all’ambiente Sergio Costa. Il parco e la comunità montana nelle scorse settimane hanno sollecitato un incontro. Il Ministro ha dato la sua disponibilità . Il faccia dovrebbe avvenire prima della fine dell’anno, probabilmente appena dopo Natale .
antonietta nicodemo