“Chiediamo che il Consiglio comunale di Maratea deliberi favorevolmente sull’Area marina protetta Costa di Maratea e che l’amministrazione non perda tempo, accampando scuse irragionevoli”. A sostenerlo è Manuel Chiappetta, portavoce dell’Associazione di Coordinamento delle Imprese di Pesca di Maratea. La dichiarazione arriva dopo la tiepida accoglienza da parte dell’amministrazione guidata dal sindaco Daniele Stoppelli della notizia dello stanziamento di circa 500 mila euro per l’avvio dell’iter istruttorio dell’Amp giunta dal Ministero dell’Ambiente. Che non tutti fossero favorevoli all’Area marina protetta era cosa risaputa. Gli operatori portuali ed altre associazioni già a luglio avevano raccolto le firme per esprimere il proprio dissenso. Nei giorni scorsi poi assieme ai balneari, titolari delle concessioni demaniali, hanno ulteriormente frenato sulla sua costituzione. Il timore è che i vincoli del parco marino possano penalizzare il territorio, in particolare le spiagge che restano una delle ricchezze di Maratea. Ad essere messa in discussione è la perimetrazione dell’area che risale a studi del 2015. In base ad essa l’Amp si estenderà dal Canale di Mezzanotte a Castrocucco con la Zona dei Crivi trasformata in riserva integrale, le aree che vanno dalla Rotondella alla Torre Apprezzami l’Asino e dalla Punta di Matrella alla Punta di Caino Riserve generali e il resto Riserva Parziale. I portuali si dicono favorevoli alla tutela di alcune aree più ristrette senza che i vincoli vengano estesi a tutta la Costa con il rischio di paralizzare la pesca sportiva, il turismo balneare, i viaggi in barca con tutta l’economia che vi ruota attorno. Sulla scorta forse di questi diversi punti di vista che stanno animando il dibattito a Maratea e che sono rappresentati anche in seno alla giunta, il sindaco Stoppelli ha preso tempo, sottolineando la necessità di attualizzare gli studi esistenti ma scatenando anche il pressing da parte delle imprese di Pesca. “Il sindaco tergiversa – ha detto Chiappetta – Nuovi studi non sono giustificabili in questa fase storica dell’Area marina protetta. Se in futuro servissero approfondimenti, saranno ben accolti. In questa fase è necessario solo che il consiglio comunale si esprima favorevolmente sull’Amp, come del resto hanno fatto le assisi precedenti.” La partita è ancora aperta. Non si esclude in futuro un tavolo di confronto in cui coinvolgere anche la Regione Basilicata.
Daria Scarpitta