Raggiunto l’accordo sui costi di gestione del canile comprensoriale del Vallo di Diano. Nella serata di giovedì i 15 Comuni dell’ambito hanno sottoscritto durante l’incontro indetto dalla Comunità Montana l’intesa che stabilisce la ripartizione delle spese di funzionamento della nuova struttura di cui da tempo si attende l’apertura. Si è deciso dunque che il costo complessivo pari a 74 mila euro verrà ripartito tra i Comuni attraverso un criterio che tiene conto di popolazione, densità e territorio di ciascuno di essi, lo stesso criterio già usato per il Consorzio sociale. La Comunità Montana ha dato la sua disponibilità a impegnare ogni anno tra i 9 e i 10 mila euro. La società a cui è stata affidata la concessione ha garantito che il costo di 74mila euro non subirà lievitazioni fino al 2036. i Comuni, dal canto loro, avranno impegni diversi. Chiaramente il capofila Sala Consilina dovrebbe versare una quota di circa 10 mila euro, mentre quelli più piccoli avranno un impegno minore. Ma tutto sembra pronto per la partenza. I lavori infatti sono stati ultimati, le attrezzature sanitarie sono già nella disponibilità della struttura per allestire i laboratori, l’Asl che aveva già manifestato la sua disponibilità a contribuire al funzionamento del canile , è stata nuovamente sollecitate al sostegno con un documento sottoscritto giovedì da tutti e 15 i Comuni. Soddisfatto il presidente della Comunità Montana Raffaele Accetta che aveva fatto dell’opera un suo cavallo di battaglia e che però aveva visto più volte sfuggirgli dalle mani la concretizzazione. “ Sono particolarmente soddisfatto – ha detto- Ringrazio i colleghi sindaci perché hanno dato prova di grande senso di responsabilità condividendo la proposta di gestione della Diano Project srl. La speranza è che questo canile dinamico, come già sperimentato in altre realtà, non solo effettui tutte le operazioni sanitarie nei 30 giorni previsti sui randagi ma possa anche contribuire al reinserimento dei cani sul territorio con l’adozione, dando risposte concrete al fenomeno del randagismo” Il canile di loc. Marrone , infatti, sarà caratterizzato per una maggiore libertà di movimento dei suoi ospiti a 4 zampe e di una collaborazione tra Asl , volontari e associazioni per ricollocare i cani, una volta sterilizzati e microcippati.
Daria Scarpitta