E’ stata disposta l’autopsia sul corpo di Gerardo Petrillo. L’imbianchino di San Giovanni a Piro deceduto martedì scorso al Ruggi dopo quattro giorni di agonia. Era stato ricoverato appena dopo l’incidente stradale verificatosi lo scorsa settimana sulla superstrada Bussentina . E’ l’unica vittima del drammatico scontro consumatosi nei pressi dello svincolo per Sanza. In attesa dell’autopsia la salma resta sotto sequestro presso la sala mortuaria dell’ospedale di Salerno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Petrillo avrebbe compiuto 67 anni il 26 marzo prossimo, era padre di Luca, Diana e Simone ed era uno stimato imbianchino. Un artigiano d’eccezione, molto ricercato sul territorio. Quel giorno stava recandosi nel Vallo di Diano per acquistare un pezzo utile per lo svolgimento dell’attività della sua impresa. Una piccola azienda di tinteggiatura, ormai passata nelle mani del figlio Luca, erede della grande professionalità e manualità che il padre aveva acquisito dopo anni di esperienza. Petrillo imparò da giovane il lavoro di imbianchino ed emigrò in Svizzera. Negli anni ’90 fece ritorno in paese e mise su l’ impresa. La sua scomparsa ha gettato nello sconforto la piccola comunità. “ Fino all’ultimo – afferma il Sindaco Ferdinando Palazzo – abbiamo sperato che Gerardo potesse farcela. Era sempre disponibile, un grande lavoratore. Rimarrà nel cuore di tutti noi“ . “ Una persona – aggiunge il vice sindaco Pasquale Sorrentino – che ha sempre sostenuto le attività del paese “ . “ E’ stato mio padre Gaetano – ricorda l’ex Sindaco Davide D’Angelo – ad insegnargli il mestiere. Il più giovane di quella scuola di imbianchini sangiovannesi. Un artigiano doc “. Ora la piccola comunità attende che la salma faccia rientro in paese per l ‘ultimo salute al suo imbianchino “galantuomo”.
Antonietta Nicodemo