Marcia indietro del Comune di Maratea sull’area marina protetta. Il prossimo 4 febbraio il consiglio comunale sarà chiamato a votare la revoca della delibera istitutiva del parco marino. Nel 2016 infatti l’amministrazione Cipolla aveva confermato l’indirizzo già dato da Di Trani che puntava, in tempi non sospetti, all’istituzione dell’Amp. Ora, dopo che il Ministero dell’Ambiente recentemente ha comunicato un primo stanziamento per l’avvio dell’iter per la costa di Maratea, il sindaco Daniele Stoppelli ha invece convocato per martedì prossimo il consiglio comunale che dovrà, tra l’altro, riesaminare ai fini del ritiro , si legge nell’ordine del giorno, proprio la delibera istitutiva dell’amp risalente al 2016. Un nuovo segnale della posizione dell’attuale amministrazione nei confronti dell’area protetta . Il primo cittadino Stoppelli già nelle scorse settimane aveva preso tempo, contestando che gli studi su cui si basava il progetto non erano aggiornati, che bisognava valutare bene prima e che i 500 mila euro stanziati sarebbero serviti proprio a chiarire gli aspetti preliminari. Non è un mistero che molte perplessità rispetto all’istituzione del parco marino siano state sollevate dal comparto dei balneari di Maratea. Ora l’atteggiamento cauto del primo cittadino si è esplicitato con una chiara azione politica e amministrativa, volta a tornare indietro e a cancellare la posizione favorevole verso l’amp espressa nel 2016. L’ ordine del giorno del consiglio comunale non ha mancato di scatenare le polemiche da parte di quanti invece attendono questo cambiamento come un’opportunità di rilancio economico. Il Comitato pro amp costituito da pescatori, albergatori, WWF, Legambiente e due associazioni outdoor di Maratea hanno avviato una serie di incontri informativi sull’area marina protetta . “Il Ministero è convinto e sta andando avanti – ha detto Manuel Chiappetta presidente del Coordinamento Imprese di Pesca di Maratea -Sentirà Regione e Comune e quando capirà che il Comune non è ancora pronto rischieremo di rimanere con il cerino in mano sulla gestione. Bisogna stare molto attenti. Per noi è un’attività di slancio importante. Non abbiamo uno status da mantenere. Abbiamo bisogno di un’ipotesi di cambiamento”.
Daria Scarpitta