Rigenerazione dei borghi, agroalimentare e incentivi all’occupazione con le misure come Resto al Sud. Sono queste alcune delle proposte di sviluppo avanzate durante l’incontro organizzato a San Giovanni a Piro dal comitato civico Terra Nostra, alla sua prima uscita ufficiale dopo la costituzione . L’intento quello di dare vita ad un laboratorio di idee per San Giovanni a Piro e non solo visto che c’è già l’avvio di un egame con un’analoga esperienza in corso a Battipaglia. Durante l’incontro pubblico presso la ex scuola elementare sono intervenute Rossella Torre, ricercatrice nel settore alimentare che ha dato suggerimenti sulla creazione di un marchio tipico del territorio, portando la sua esperienza con il grano a Caselle e l’architetto Anellina Chirico ex allieva e tutor del Forsam. Si è discusso dell’opportunità di recuperare la tradizione agroalimentare nel segno della sostenibilità e di rendere produttivi i diversi allevamenti presenti sul territorio affinchè possano commercializzare i loro prodotti servendosi anche delle misure di finanziamento esistenti. In quest’ottica si è analizzata l’oppor5tunità fornita da Resto al Sud che prevede un finanziamento fino a 50 mila euro con una quota a fondo perduto per le imprese che scelgono di investire nel Meridione. Il progettista culturale Liviano Mariella ha inoltre dato suggerimenti sulla possibilità di avviare l’esperienza dell’albergo diffuso nei centri storici che rischiano di diventare deserti , riqualificando gli alloggi e utilizzando una prospettiva che vada oltre il livello comunale. A coordinare il dibattito il rappresentante del comitato civico Terra Nostra Alberico Sorrentino che punta a trovare nuove occasioni di sviluppo e di partecipazione e a creare un’alternativa politica all’attuale amministrazione, ripristinando la dialettica politica a San Giovanni a Piro.
Daria Scarpitta