“Assolutamente fuori luogo, inutile ed istituzionalmente scorretta”. Così gli ex consiglieri dell’amministrazione 2014/2019 di Maratea commentano la recedente decisione del consiglio comunale di revocare la deliberazione n. 11 del 2016 che esprimeva la volontà politica di istituire l’Area Marina Protetta. In un comunicato stampa i consiglieri dei gruppi “Maratea Viva”, “Maratea Unita” e“Per Maratea” replicano alle dichiarazioni del primo cittadino Stoppelli che aveva giustificato l’annullamento della delibera con il fatto che questa fosse relativa ad un argomento di competenza statale e fosse stata approvata senza istruttoria e senza un’adeguata conoscenza del problema. Gli ex consiglieri, che quella delibera votarono 4 anni fa, si sono sentiti chiamati in causa da queste parole e hanno difeso il proprio operato. “Non si era mai assistito, nella storia del nostro Consiglio Comunale, si legge nella nota – alla revoca, da parte di una diversa maggioranza, di una mera dichiarazione di intenti, di un pensiero politico, approvata in un’altra consiliatura, peraltro all’unanimità.” Gli ex consiglieri, tra cui il sindaco della precedente amministrazione Domenico Cipolla, ribadiscono che la delibera era un atto che esprimeva semplicemente la volontà politica di ottenere l’istituzione del parco marino, cosa nelle piene facoltà di un consiglio comunale e che -scrivono – “non aveva bisogno di nessun parere, di nessun impegno di spesa, nè di richiamare nessuno studio preliminare. Non si è trattato di una scelta emozionale, poiché non vi era alcuna scadenza nell’immediato, né tantomeno fu adottata per finalità elettorali, essendo stata adottata tre anni prima delle elezioni, cui nessuno dei tre gruppi politici ha poi partecipato.” Maggioranza e minoranza del periodo 2014/2019, dunque, compatte, ribadiscono anche oggi la loro posizione a favore dell’area marina protetta e bacchettano il sindaco per l’azione messa in campo. “Fermo restando – si legge ancora – l’assoluta inutilità del recente deliberato, adottato probabilmente al solo fine di “raggirare” qualche dissidente interno rispetto ad un tema così complesso, senza peraltro che la maggioranza prendesse posizione su di esso, è fuori discussione che riteniamo estremamente scorretto istituzionalmente quanto accaduto. Si è trattato certamente di un episodio grave ed increscioso per la politica locale, aggravato dall’assoluto mutismo di tutti i consiglieri che hanno votato a favore della proposta di revoca.”
Daria Scarpitta