Era nato a San Giovanni a Piro ed era un cilentano che non aveva mai dimenticato le sue origini. E’ in lutto anche il paesino alle pendici del Monte Bulgheria per la scomparsa a Salerno dell’avvocato Francesco Florimonte. 88 anni, personalità brillante, aveva lasciato il suo segno nella società salernitana. Nel capoluogo la sua famiglia si era trasferita nel dopoguerra e qui Don Ciccio, così come era chiamato, era diventato dirigente dei granata negli anni ’60, protagonista anche di quella stagione gloriosa della promozione della Salernitana in serie B del ’66. Molto attivo anche nel panorama forense di Salerno, era un appassionato sportivo , e aveva ricoperto l’incarico di consigliere del Comitato regionale Campania , quello di consigliere federale della Lega Nazionale Dilettanti e di presidente della Commissione Paritetica Aia-Lnd. Non aveva mancato di impegnarsi anche in politica con la DC ed era stato eletto a Salerno come consigliere comunale in più occasioni, rivestendo anche il ruolo di assessore ai Lavori pubblici. Da più parti del mondo politico e sportivo salernitano è giunto in queste ore il cordoglio per la sua morte. Ai funerali nella Chiesa di Sant’Agostino hanno partecipato anche il sindaco di San Giovanni a Piro Ferdinando Palazzo e il vicesindaco Pasquale Sorrentino con il gonfalone del Comune. L’avvocato Florimonte, vedovo dopo la tragica morte della giovane moglie e senza figli, era solito tornare nel suo paese d’origine, dove vivono ancora nipoti e cugini e trascorrervi le vacanze e altre ricorrenze particolari. In paese lo conoscevano tutti, persona perbene, che amava stare tra la gente. Partecipava sempre ai tornei di tressette e scopone e, da buon cilentano, lo si trovava nei bar a giocare a carte tra una chiacchiera e l’altra sul suo amato mondo sportivo.
Daria Scarpitta