Stanno bene e presto torneranno alla quotidianità le due donne tornate dalla Cina e poste in v quarantena a domicilio in via precauzionale. Sia la cinese residente a Sapri che la studentessa di 16 anni di Vibonati sono sotto controllo da parte del dipartimento di prevenzione . Entrambe continuano a non presentare sintomi riconducibili al coronavirus. Sono in perfette condizioni di salute e sono in quarantena perché il protocollo questo prevede per chi arriva dalla Cina. I loro familiari e le persone con le quali sono in contatto non sono state isolate perché è evidente che non ci sono pericoli per la collettività. Intanto questi due casi hanno alimentato una accesa discussione. Sotto accusa soprattutto chi ha preso le distanze dalle famiglie delle due persone interessate. Un atteggiamento figlio dell’ignoranza . Particolarmente provata la ragazzina vibonatese . Un’eccellenza del territorio, che era riuscita a raggiungere la Cina per prendere parte ad un progetto interculturale, per il quale aveva ottenuto una borsa di studio . La ragazza ha fatto rientro in Italia con altri studenti che come lei erano impegnati da mesi a Pechino nel programma di Inercultura. In tutti gli scali in cui è atterrata, così come previsto in questo periodo di allerta internazionale per la diffusione del coronavirus, è stata controllata.Come mostrano le immagini riprese da Rai 1 quando è giunta a Roma insieme ai compagni. Una volta arrivata a Vibonati i genitori, responsabilmente, hanno comunicato alle autorità competenti l’arrivo della figlia dalla Cina. Siccome sta bene, come da protocollo, deve rimanere in quarantena al domicilio, indossando la mascherina. Nel giro di una settimana potrà riappropriarsi della sua vita e i suoi occhi potranno tornare ad affacciarsi sul mondo quello che lei ha soli 16 anni ha imparato a conoscere nutrendosi di quel sapere che l’ aiuta , sicuramente, a superare le barriere culturali che in questi giorni si sono levate contro di lei e la sua famiglia .
Antonietta Nicodemo