A Sapri arriva la task force contro l’evasione dei tributi. L’atto di indirizzo è stato approvato dalla Giunta comunale lo scorso 4 febbraio e prevede una riorganizzazione degli uffici comunali al fine di stanare furbetti e mancati contribuenti, andando a spulciare nelle posizioni dei cittadini anche attraverso l’incrocio di banche dati. Non è una sorpresa. Il sindaco Antonio Gentile aveva annunciato, quando era montata la polemica sull’aumento della Tari, che avrebbe messo in campo varie azioni, tra cui anche la lotta all’ evasione, per cercare di ridurre in futuro le aliquote accresciute. Ed ecco fatto. Nella proposta di deliberazione approvata si legge che “per i tributi comunali e, in particolare, la TARI, risulta necessario provvedere ad urgente attività di verifica ed accertamento al fine di scongiurare una possibile e significativa percentuale di evasione ed elusione” e per questo si dà incarico al Responsabile del servizio Ragioneria, ogniqualvolta dovesse prendere in esame una singola posizione a fini tributari, di procedere ad una ricognizione sulla regolarità del pagamento di tutti i tributi di quel soggetto; al responsabile dell’Ufficio Anagrafe di comunicare all’ufficio tributi, con cadenza settimanale, tutte le variazioni del settore ( quindi cambi di residenza o domicilio, elenco dei deceduti), al responsabile del procedimento settore attività produttive di trasmettere mensilmente all’ufficio tributi i dati relativi alle autorizzazioni amministrative e sanitarie rilasciate e al responsabile del settore urbanistica di trasmettere trimestralmente all’ufficio tributi i dati relativi ai permessi a costruire rilasciati. Prevista inoltre la costituzione di una task force composta da tre unità di personale più un coordinatore con competenze informatiche , che dovranno incrociare le informazioni e lavorare a supporto dell’Ufficio Tributi. Insomma, a Sapri è scattata l’operazione “tolleranza zero” sul fronte dell’evasione. Ma per il gruppo di minoranza si tratta esclusivamente di “propaganda”. Il nostro Comune- dicono da Sapridemocratica- ha uno dei tassi minori di evasione rispetto alla media nazionale. Noi siamo in termini di riscossione spontanea a circa l’85% del ruolo. I nostri uffici fanno un ottimo lavoro. Questo atto di indirizzo è un tentativo di coprire gli errori fatti e di attribuire la responsabilità ai cittadini e anche agli uffici. Anche andando ad individuare le elusioni totali, il margine è talmente minimo che si può arrivare al massimo all’individuazione di un’evasione che può girare tra i 15 mila e 20 mila euro, per ottenere la quale si incrementano i costi per le attività di accertamento. E’ solo un modo – conclude il gruppo consiliare – per giustificare la bolletta che sta per arrivare ai cittadini con un incremento del 25% a cui dovremmo andare ad aggiungere di qui a breve anche l’addizionale Irpef”.
Daria Scarpitta