“Il comportamento espresso dall’amministrazione va nell’ottica della difesa del riconoscimento, non della rinuncia ad esso come è stato letto dagli avversari”. Il sindaco di Maratea Daniele Stoppelli spiega il perché della lettera, finita nella bufera, con cui l’assessore Glosa ha a chiesto a Legambiente di sospendere per i prossimi anni la valutazione sulla cittadina per l’assegnazione delle Vele. La missiva sarebbe sorta come stimolo ad instaurare un dialogo con Legambiente, una sorta di leva per spronare i rapporti con l’associazione dopo che l’anno scorso a Maratea vennero assegnate 4 e non 5 Vele come di solito e con Legambiente non sarebbe stato possibile avviare un confronto. Questa la versione del sindaco che ricostruisce la vicenda. “ Un mese dopo la nostra elezione- ha spiegato alla nostra emittente – le Vele che erano 5 sono diventate 4 e l’assessore Glosa ha chiesto di capire per quali motivi e se c’erano attività da svolgere per poter recuperare, ma nessuna risposta alla sua nota scritta è arrivata. Quando è venuta Goletta Verde, un delegato del segretario nazionale di Legambiente ha attaccato le precedenti amministrazioni dicendo che non erano state fatte demolizioni di opere abusive, non era stata istituita la Amp, e io mi sono opposto facendo notare che da noi non c’è speculazione edilizia, Maratea ha un depuratore tra i più evoluti in Europa, è sempre stata attenta all’ambiente. Di fronte ad azioni così virtuose non si capisce perché abbia perso una Vela.” Vista, dunque, l’ormai imminente nuova valutazione da parte di Legambiente, è scattata la missiva di Glosa, una missiva – ci tiene a far notare il sindaco- “trasmessa in via riservata per stimolare un’interlocuzione e che qualcuno ha reso pubblica ancor prima che arrivasse a destinazione”. La lettera è stata inviata nell’ottica di ottenere le 5 Vele quale riconoscimento e vantaggio competitivo per Maratea e, secondo il primo cittadino, lo stimolo a Legambiente ha avuto il suo effetto. “Ci siamo sentiti ufficialmente con il segretario nazionale di Legambiente- ha detto Stoppelli- e dobbiamo costruire un percorso per cui Maratea deve tornare a recuperare la quinta Vela visto che ha da sempre messo in atto pratiche virtuose”. Secondo il sindaco non sarebbero un ostacolo né l’incidente ambientale avvenuto quest’estate per problemi alle condotte, né le prese di posizione dell’amministrazione sul parco marino. “ Dopo la rottura dello scorso anno, – ha detto il sindaco – abbiamo fatto, non riparare, ma del tutto sostituire la condotta sottomarina e nel giro di un mese i lavori saranno ultimati. Sull’Amp noi al Ministero non abbiamo chiesto il rinvio, ma di essere coinvolti negli studi che si fanno su Maratea ma perché vogliamo capire quello che si fa a casa nostra e vogliamo farlo sapere ai cittadini per consentire la loro partecipazione. Il nostro atteggiamento di rigore scientifico non ce lo può contestare nessuno. Tutto ciò ci pone anche su questi due fronti in condizione di essere valutati positivamente ai fini del riconoscimento”.
Daria Scarpitta