Brutto episodio ieri notte al Pronto soccorso di Polla. Una donna di Roccadaspide è stata portata d’urgenza dai suoi familiari presso il Luigi Curto . Accusava problemi respiratori , pare avesse una broncopolmonite bilaterale ma che non provenisse da zone rosse . Una volta effettuata la diagnosi il medico ha espresso ai parenti la necessità ricoverarla in un reparto di Rianimazione contumaciale ( cioè con posti in isolamento) a. Con ogni probabilità la donna dunque doveva essere trasferita ad Eboli. E’ stato allora che alcuni parenti non avrebbero condiviso la decisione e, molto agitati, avrebbero finito per forzare la porta del Pronto Soccorso per farla ricoverare. Una scena di violenza di quelle che ultimamente purtroppo sono sempre più frequenti nei pronto soccorso anche del territorio. Un ingresso in modalità inopportune che non ha tenuto conto del personale medico e del fatto che era in corso proprio il colloquio con il medico per individuare la soluzione migliore. Questa mattina il primario del reparto stava provvedendo a quantificare i danni causati durante questa folle notte. La donna si trova ora ricoverata al Curto. E’ stata messa da sola e si attende l’esito del tampone che le è stato praticato. La vicenda ha scosso non poco il territorio. In questo momento in cui gli animi sono già in ansia per la vicenda coronavirus, episodi del genere non aiutano la gestione dei casi. “Abbiamo esigenze di filtrare i pazienti – ha detto il direttore sanitario del Curto Luigi Mandia- anche perché abbiamo l’obbligo di tutelare tutti i pazienti che sono ricoverati . ora come non mai ci devono mettere in condizione di operare e di avere un minimo di interlocuzione senza che accadono episodi del genere”.
Daria Scarpitta