La salma di don Alessandro Brignone ha raggiunto il cimitero di Salerno dove è stata sepolta mentre la comunità di Caggiano, dove ha trascorso gli ultimi 10 anni di sacerdozio l’ha omaggiato con un mazzo di fiori che è stato deposto dal Sindaco davanti la chiesa del paese. Brignone, 46 anni, sarà ricordato per la sua grande umanità ma anche come la prima vittima del covid-19 del Vallo di Diano nel 2020. Lui era uno dei quattro contagiati caggianesi ed era in quarantena quando poi le sue condizioni sono precipitate. Resta ricoverata al Cotugno una giovane cittadina, mentre le altre due sono in isolamento domiciliare. Mentre un centinaio di persone sono in quarantena perché entrate in contatto con i contagiati . Per evitare la diffusione del virus il Sindaco Modesto Lamattina ha adottato nuovi provvedimenti . Ha chiuso la farmacia e i generi alimentari. Da giovedì gli acquisti potranno essere ordinati per telefono e ritirati davanti alla farmacia o il negozio da una sola persona munita di mascherina nell ‘orario che sarà indicato dal farmacista e dal commerciante. Da oggi il Sindaco con l’aiuto degli operatori dell’Anpas e dei volontari dell’associazione Avossa ha avviato uno screening su tutte le persone in quarantena. “ Non possiamo attendere i tempi della sanità pubblica- afferma il Sindaco – in queste condizioni è necessario tenere sotto controllo quotidianamente anche le persone in quarantena non contagiae. Non possiamo eseguirgli il tampone perché non è previsto per questi casi e anche perché si ha anche difficoltà a reperirli. Però da oggi gli controlleremo la temperatura, la pressione, l’ ossigeno è quant’ altro è possibile con i mezzi a nostra disposizione. “ Purtroppo – dice rammaricato – siamo rimasi soli a combattere questa battaglia contro il coronavirus e a tutela della salute pubblica “.
antonietta nicodemo
Don Alessandro Brignone è la prima vittima del coronavirus nel Vallo di Diano. Il giovane sacerdote, aveva 46 anni, è deceduto nella notte tra mercoledì e giovedì nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Polla. Il prete era in quarantena perché risultato positivo al covid-19 durante gli accertamenti eseguiti sul territorio del Vallo di Diano per risalire ai partecipanti del ritiro spirituale del febbraio scorso ad Atena Lucana. Anche lui, infatti, insieme ad alcuni fedeli, di Caggiano, ora in isolamento, prese parte al raduno dal quale si è sviluppata la catena di contagio che ha interessato in particolare i Comuni di Sala Consilina, Polla, Caggiano e Atena Lucana. Don Alessandro, a parte qualche chilo di troppo, non era affetto da alcuna patologia, martedì scorso ha iniziato ad avere problemi respiratori ed è stato trasferito presso l’ospedale di Polla. Mercoledì le sue condizioni sono precipitate tanto da rendere necessario il suo ricovero in terapia intensiva. Poi il decesso, che ha sconvolto la piccola comunità caggianese, dove il parroco esercitava da 10 anni . “ Una grave perdita per il nostro paese “ dice commosso il Sindaco Lamattina , che da questo grande dolore trae lo spunto per richiamare tutti al rispetto delle regole per il contenimento del contagio da covid – 19 e i disagi che si iniziano a registrare all’interno dell’ospedale di Polla nel percorso per i casi coronavirus