Sotto sequestro trentuno attrezzi da pesca illegale e circa 1.430 chilogrammi di prodotto ittico conservato in maniera non conforme alle normative nazionali e comunitarie . E’ il risultato dell’attività di controllo eseguita in questi ultimi giorni lungo la costa del Golfo di Policastro dalla Guardia Costiera di Palinuro. Una ispezione a vasto raggio disposta dal Comandante Francesca Federica del Re che ha interessato porti e pescherie . I danni maggiori li ha subiti una pescheria di Policastro dove i militari, giovedì scorso, hanno rivenuto una tonnellata e mezzo circa di pesce privo della documentazione sulla tracciabilità . In un locale adibito allo stoccaggio sono stati rinvenuti sarde, dentici, ricciole, orate, calamari e altre specie di pesce di cui non si conosce la provenienza. La merce fuorilegge è stata posta sotto sequestro. Il blitz della Guardia Costiera ha evitato che una tonnellata e mezzo di pesce, di cui non si conosce l’origine, venisse messa in vendita. Nell’ambito della stessa attività di controllo, lunedì scorso, durante un pattugliamento della costa, nelle acque antistanti il porto di Scario, i militari hanno riscontrato la presenza di 31 nasse prive degli elementi di identificazione. Tutte erano segnalate soltanto con una bottiglia di plastica. Gli attrezzi per pesca abusiva sono stati sequestrati e alla Procura della Repubblica è stata presentata una denuncia contro ignoti. . “ Continueremo con le attività di controllo e vigilanza sulla filiera della pesca – spiega il Capitano Del Re – per la tutela del mare, dei consumatori e di tutti i commercianti rispettosi delle regole e della legge” .
antonietta nicodemo