La scuola in Campania resta chiusa fino al 31 ottobre. Lo chiarisce l’ordinanza numero 85 del 26 ottobre a firma del presidente Vincenzo De Luca. Un provvedimento che fa chiarezza al mondo della scuola campana dopo il DPCM dello scorso week-end che consente la didattica in presenza al primo ciclo e al 75% alle secondarie di secondo grado. Oggi il Governatore ha riconfermato la sospensione della didattica in presenza per le scuole di ogni ordine e grado; fanno eccezione, come già era stato stabilito, nidi e asili e i progetti per primarie e secondarie di primo grado per gli alunni autistici e i diversamente abili. Si apre però uno spiraglio per quelle scuole situate in territori con un numero limitato di contagiati. “All’unità di crisi regionale – si legge nell’ordinanza numero 85 – è dato mandato di verificare, con l’Anci, alla data del 31 ottobre, la possibilità di disporre la riattivazione delle attività didattiche in presenza, anche in maniera differenziata sul territorio, tenendo conto dell’andamento dei contagiati su scala locale e regionale”. Insomma c’è la possibilità che da novembre nelle aree con pochi contagiati e senza particolari problemi nella mobilità scolastica si ritorni alla didattica in presenza, almeno per primarie e medie. Una decisione che arriva dopo giorni di proteste da parte di Sindaci e famiglie contrari ai provvedimenti che non tengono conto delle singole realtà campane. Il primo cittadino di Caselle in Pittari Giampiero Nuzzo crede che, questo principio debba valere non solo per la scuola ma anche per le attività economiche e sociali. “I piccoli comuni del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di diano – spiega – non possono essere equiparati alle grosse aree urbane”. Nuzzo invita i colleghi del Golfo di Policastro a fare squadra e a mettere in campo iniziative comuni che vadano in questa direzione e sollecita i quattro consiglieri regionali neo eletti del Cilento e del Diano – Matera, Pellegrino, Pierro e Cammarano – ad esprimersi sulla questione. “Non è il tempo del silenzio – conclude il Sindaco di Caselle – ma quello dell’azione e dell’assunzione delle proprie responsabilità”.
Antonietta Nicodemo