Nuovo stop per il polo scolastico in costruzione a Policastro Bussentino. La vicenda, sorta dopo che la ditta casertana Comed s.r.l. vincitrice dell’appalto era risultata in odore di camorra, si arricchisce di un nuovo tassello giudiziario con la pronuncia del Tar che ha accolto il ricorso dell’impresa arrivata seconda alla gara. Tutto era iniziato circa un anno fa. A novembre 2019 il Comune di Santa Marina aveva sottoscritto il contratto d’appalto con la Comed, pochi giorni dopo era arrivata dal prefetto di Caserta l’informazione antimafia interdittiva che sanciva il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata nell’operato dell’impresa e il Comune aveva dunque rescisso l’appalto. Successivamente l’ente guidato dal sindaco Giovanni Fortunato aveva chiesto alla seconda classificata la disponibilità alla stipula del contratto ma poi, per sopraggiunti impegni del Responsabile Unico del Procedimento, il contratto non era stato concluso, nonostante l’impresa avesse comunicato la propria disponibilità. Nel frattempo il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha ammesso la prima impresa, la Comed, al controllo giudiziario per due anni, un provvedimento che con la nomina di un amministratore da parte del tribunale consente all’impresa di riprendere a lavorare a tutela anche delle sue maestranze. Il Comune di Santa Marina alla luce di ciò ha dunque deciso di tornare sui suoi passi, di revocare il recesso dal contratto che aveva fatto dopo l’interdittiva e di ripristinare così gli effetti della stipula con la Comed. L’impresa arrivata seconda è però ricorsa al Tar contestando, tra l’altro, al Comune l’eccesso di potere e le sue argomentazioni su questi aspetti sono state accolte dal Tribunale. Questo, nella sentenza dello scorso 26 ottobre, ha sottolineato infatti che l’ammissione della Comed al controllo giudiziario non sospende gli effetti dell’interdittiva in maniera retroattiva, ma solo con riferimento ai futuri contratti dell’impresa, cioè non si può prescindere né si può sanare il fatto che quando l’impresa ha sottoscritto il contratto per la scuola di Policastro era in odore di camorra. Il Tar ha dunque annullato la determinazione del Comune che revocava la rescissione del contratto alla Comed. La ditta ha lavorato in questi mesi in attesa che il Tar entrasse nel merito. Ora, dopo questo nuovo step, il polo scolastico di Policastro resta in attesa di una impresa che prosegua nell’esecuzione dei lavori.
Daria Scarpitta