Non solo Omignano, ma una serie di Comuni cilentani nei dintorni è in apprensione in queste ore dopo che è emersa la positività del parroco della Chiesa di Sant’Antonio ad Omignano Scalo, don Luigi Marone. Il sacerdote di Salento ha contratto il virus durante una visita da un oculista tenutasi il 27 ottobre. Il 3 novembre gli è stata comunicata la positività del medico che lo ha visitato, e sottopostosi a tampone è arrivata anche per il parroco la notizia del contagio. Una situazione che ha messo in allarme numerose comunità, perché le parrocchie di Omignano e Salento sono frequentate anche dai fedeli di Orria, Lustra, Perito e Casal Velino. D’altra parte lo stesso sacerdote, nel riferire i contatti avuti in questo lasso di tempo, ha indicato diverse persone. Sarebbero una trentina quelle al momento in quarantena e in attesa di capire se il contagio si è diffuso e quanto. Lo stesso sindaco di Omignano ha chiesto a quanti abbiano avuto contatti con il parroco dal 27 ottobre scorso di farsi avanti e di comunicarlo ai sindaci del proprio Comune; questo probabilmente proprio perché si teme che il numero possa lievitare e si punta ad avere un quadro completo della situazione per poterla fermare in tempo attraverso il contact tracing. Il parroco intanto è in buone condizioni. È asintomatico, ma la sua positività è un colpo duro per i Comuni della Valle dell’Alento. Ben 7 quelli dove il tracciamento potrebbe spingersi. Ora i sindaci stanno cooperando tra loro per mettere in sicurezza le comunità. Il sacerdote, hanno fatto sapere, ha sempre rispettato i protocolli Covid in Chiesa. Il contagio purtroppo questa volta è arrivato dall’esterno ma ha finito per colpire nuovamente una realtà parrocchiale e la comunità cattolica.
Daria Scarpitta