A Santa Marina l’aumento vertiginoso dei positivi, salito a quota 40 tutti nella frazione Policastro, spinge il sindaco ad assumere misure più restrittive per cercare di contenere il contagio. Da oggi è entrata in vigore l’ordinanza che chiude bar, ristoranti e pasticciere dalle 14.30, come ultimo ingresso, alle 5, e tutte le attività commerciali, compresi gli alimentari, i parrucchieri, i centri estetici e gli studi professionali alle 17. Stop inoltre alle attività di equitazione e alle aperture di tutti i negozi e i pubblici esercizi nella giornata di domenica. Sono esentate da tali disposizioni solo le farmacie. Restrizioni anche per le uscite. Al divieto di fare jogging, passeggiate, canoa e pesca agli abitanti degli altri Comuni ora si aggiunge la disposizione per i residenti che potranno praticare le attività motorie, sportive e ricreative solo dalle 6 alle 8.30. Tutti inoltre non dovranno sostare sul territorio comunale dalle 17 alle 5 del mattino ad eccezione di casi di necessità per consentire l’asporto sempre possibile fino alle 22 e la consegna a domicilio prevista fino alle 23. Con l’ordinanza il sindaco ha disposto anche che chi arriva da Regioni Rosse o Arancioni faccia la quarantena o si munisca di esito di tampone e che nei casi di urgenza previsti dai medici di base i tamponi effettuati presso i privati saranno rimborsati dal Comune al 50%. E proprio sui tamponi la minoranza del Comune stamane ha protocollato una proposta indirizzata al sindaco affinché il Comune si faccia carico dei costi che nel caso di una famiglia tipo finirebbero per ammontare intorno alle 400 euro o in alternativa renda gratuito il test per i soggetti più deboli, per chi vive in condizioni economiche disagiate. “Ad oggi – ha detto Salvatore Tagliaferri – abbiamo un numero sempre maggiore di famiglie che sta facendo i tamponi. Per incentivarle a fare i dovuti controlli abbiamo presentato una richiesta per garantire almeno un tampone gratis a famiglia per non gravare sulle loro tasche visto il periodo economico già difficile. La nostra proposta è un’aggiunta a quanto disposto dal Comune che prevede per i casi di urgenza un rimborso del 50% per far sì che i costi a carico delle famiglie si riducano sempre di più”.
Daria Scarpitta