Dopo il nubifragio nel Golfo di Policastro, è il giorno della conta dei danni. Proseguono i lavori di pulizia e ripristino a Villammare, Policastro e Capitello. Alle squadre locali di Protezione Civile, operai comunali e di altri enti, ai Vigili del Fuoco di Policastro Bussentino, ai volontari, si sono unite le forze di tante realtà del territorio valdianese e cilentano. Sono arrivati a dare una mano a liberare garage e abitazioni dall’acqua anche i Caschi rossi di Sala Consilina e Agropoli. In campo anche i volontari della Fata di San Pietro al Tanagro, il Gopi di Polla e la Protezione civile di Padula. Le precipitazioni forti , le frane a monte ma soprattutto i canali riempitisi in un attimo hanno determinato uno scempio senza precedenti. A Vibonati sono dieci le famiglie evacuate . Si tratta di nuclei che vivevano in contrada San Giuliano a Villammare e che sono rimasti isolati in quanto la strada, unica via d’accesso alla località, non esiste più, e altre famiglie che abitano sopra al capoluogo proprio a ridosso della frana che si è verificata lungo la Sp54. Si trovano all’Hotel Perla che ha messo a disposizione le proprie stanze. Tre ponti sono rimasti danneggiati lungo il torrente Cacafava e in loc. Divolio l’unica strada di accesso è inutilizzabile e si sta predisponendo la chiusura al traffico dell’arteria. Particolarmente coinvolta anche loc. Grezzosa, mentre in loc. Carbone sono crollati dei muri. Transennata una strada anche in loc. Culari.”Stiamo lavorando senza sosta- ha detto il consigliere Manuel Borrelli- per mettere in sicurezza il territorio. Stamane sono state fatte le relazioni geologiche. Parliamo di danni di oltre dieci milioni di euro per quanto riguarda il patrimonio pubblico a cui si aggiungono quelli delle abitazioni private.” Situazione drammatica anche a Capitello dove pure il conteggio dei danni è di diversi milioni di euro. Si sono registrati problemi a forniture idriche ed elettriche, diverse frane hanno interessato il territorio. “Siamo stati fortunati- ha detto il sindaco Franco Giudice- ci poteva scappare il morto. Meno male che alcune case non erano abitate.” Tra le aree maggiormente colpite loc. Cantiere, Di Marrone e Serriere, al di sopra del campeggio 3G, dove case e terreni sono stati inondati con violenza inaudita. Un torrente è straripato e ha portato giù con sè detriti e fango, inondando le case, abbattendo muri, porte e finestre e trascinando con sè qualunque cosa, auto, mezzi, barche in rimessa e animali da cortile. Gravissimi i danni di una portata mai vista negli ultimi 20 anni. Stamane sotto il sole un’immagine del Golfo terribile con il fango a ricoprire le strade ad un passo dal mare e dalle spiagge.Un’altra località fortemente colpita è stata quella di Soranna al confine tra Capitello e Policastro. Stamane un semaforo disciplinava il transito lungo la zona per consentire gli interventi di messa in sicurezza. Le ruspe hanno lavorato a lungo anche a Policastro. Anche qui sono diverse le persone evacuate. Il Comune si è messo al lavoro per garantire un locale in cui soggiornare a chi non può rientrare nelle case. Diversi i punti del territorio interessati da smottamenti e fango. “Stiamo parlando- ha detto il sindaco Giovanni Fortunato- di una vera e propria calamità,unica , non una semplice pioggia durata più del dovuto. L’unico modo possibile e percorribile sarà quello di attuare dei lavori altrettanto straordinari per poter minimizzare i rischi derivanti da questi eventi imprevedibili.”Oggi si spala, si lavora, si fa la conta, e si spera nell’aiuto degli enti sovracomunali. Tutti e tre i Comuni hanno già presentato richiesta di dichiarazione dello stato di calamità naturale e distribuito tra i cittadini dei moduli perchè vengano quantificati i danni accompagnati da documentazione fotografica. Domani verranno pubblicate le ordinanze per la più puntuale messa in sicurezza del territorio. Intanto è una corsa contro il tempo: venerdì si prevedono nuove precipitazioni.
Daria Scarpitta