Due container per tenere sotto osservazione i pazienti sospetti Covid prima dell’ingresso in ospedale. È ciò di cui si è dotato il presidio ospedaliero dell’Immacolata di Sapri grazie alla generosità di due imprenditori del posto: Adriana Bossa, titolare del Camping Oliveto di Villammare; e Tonino Cessari, costruttore di Sapri. I due hanno deciso di consegnare gratuitamente le strutture per esprimere vicinanza e essere d’aiuto al presidio di Sapri e ai sanitari che qui operano per curare i casi riscontrati sul territorio. In particolare, la titolare del Camping Oliveto, che già durante la prima ondata contribuì alle donazioni per i tamponi, aveva avanzato al direttore sanitario Rocco Calabrese la proposta di donare uno dei container in uso ai turisti presso la sua struttura ricettiva, al fine di fornire una base d’appoggio per i sanitari in servizio presso l’Immacolata. Un modo per esprimere la gratitudine ai camici bianchi che stanno affrontando quest’emergenza da mesi, aiutando chi ha problemi di salute, in un presidio importante anche per le strutture turistiche del territorio, oltre che per le singole persone. Le esigenze del presidio, però, hanno spinto ad utilizzare i container per alleviare i disagi dei pazienti in attesa dell’esito del tampone e dunque della diagnosi. L’ospedale di Sapri ora dunque può contare su queste strutture che funzionano come due stanze con bagno annesso, e che sono andate a sostituire nel piazzale antistante il Pronto Soccorso la tenda della Protezione Civile montata all’inizio della pandemia dalla Croce Rossa di Sapri. Una bella storia di condivisione e di solidarietà, messa in campo spontaneamente a favore di tutto il territorio del Golfo di Policastro. “Si tratta di due donazioni molto importanti per il nostro presidio – ha detto il direttore Calabrese – Oltre ad aiutarci nello svolgimento quotidiano del nostro lavoro, sono un attestato di stima e di apprezzamento verso il nostro presidio di cui d’ora in poi costituiranno valore aggiunto”.
Daria Scarpitta