Domenica scorsa la pioggia e il vento hanno messo a dura prova a la provincia di Salerno. La bomba d’acqua ha creato seri danni al patrimonio pubblico e privato. Nella Città capoluogo è stato necessario chiudere numerosi sottopassi. La mareggiata ha abbattuto le opere di rinascimento. In alcuni punti il sistema fognario non ha retto. Le strade all’improvviso sono divenute impraticabili. Per alcune ore è stato necessario interrompere la circolazione viaria tra Salerno e Baronissi all’altezza delle Fonderie Pisano per consentire ai vigili del fuoco di rimuovere il grosso albero che le raffiche divento avevano abbattuto.
A San Cipriano Picentino è finita sott’acqua anche la sede dell’Usca. Gli operatori al lavoro per i test anti-Covid hanno dovuto interrompere il servizio e impegnarsi a svuotare i locali da acqua e fango.
Ad Agropoli il forte vento ha fatto capovolgere un camion con una vela pubblicitaria.
Il maltempo ha interessato diverse aree del Sud Italia. Nel potentino c’è stata l’unica vittima, si tratta di un operaio di 51 anni di Pignola. L’uomo è stato travolto dal fango mentre con i colleghi dell’ufficio tecnico comunale stava effettuando un sopralluogo in una zona inondata.
Intanto a Sapri il sindaco Antonio Gentile ha chiesto lo stato di calamità naturale per l’alluvione del 3 dicembre scorso. È stata anche attivata una raccolta fondi da parte dell’Unione Commercianti Sapresi per aiutare un negozio gravemente danneggiato dall’alluvione.
Antonietta Nicodemo