È già partito il totonomi per la presidenza del Parco del Cilento. Tommaso Pellegrino, ormai consigliere regionale, non ha fatto mistero già all’indomani dell’elezione di voler lasciare la guida dell’area protetta per dedicarsi a questa nuova esperienza a Palazzo Santa Lucia. Con ogni probabilità a gennaio dovrebbe ufficializzare le sue dimissioni e in attesa che arrivi una nomina ufficiale dal Ministero dell’Ambiente a traghettare l’ente parco come presidente facente funzione dovrebbe essere il suo vice Cono D’Elia. Ma c’è già chi guarda oltre e gioca d’anticipo.
In queste ore il Movimento 5 Stelle di Vallo della Lucania ha annunciato l’avvio di una raccolta firme per sostenere dinanzi al Ministero dell’Ambiente la candidatura a Presidente di Giuseppe Cilento, attuale sindaco di San Mauro Cilento e uomo schietto, da anni impegnato in politica e nella difesa della cilentanità e del territori. “Il nuovo presidente del Parco Nazionale del Cilento – si legge in una nota del Movimento – dovrà essere una personalità che crei discontinuità rispetto al passato, un amministratore locale del territorio profondo conoscitore del nostro parco, un uomo del popolo le cui battaglie legate al territorio siano condivise dalla gente, un esperto di agricoltura, biodiversità, un uomo della terra che contrasti il consumo di suolo e si batta per farci bere acqua pura, un uomo non legato a simboli politici che dedichi, a differenza dei passati amministratori, tutto il tempo al rilancio del nostro parco, un innovatore che porterà anche una strategia digitale e di comunicazione fino ad oggi inesistente nella struttura amministrativa del Parco”. Di qui la decisione di investire Giuseppe Cilento e di avviare una raccolta di firme da presentare poi nelle mani del Ministro Costa. “Da rappresentanti del Movimento 5 stelle sul territorio sentiamo la responsabilità di proporre una persona che potrà davvero rivoluzionare questo ente carrozzone. In centinaia si stanno autocandidando per questa presidenza, noi al contrario vorremmo che lo scegliesse il territorio”.
Daria Scarpitta