Getta acqua sul fuoco il presidente della commissione trasporti della Regione Campania Luca Cascone dopo la polemica sollevatasi attorno ad alcune sue dichiarazioni. Il consigliere regionale aveva fatto intendere durante un suo intervento che non c’erano i presupposti per la riapertura della tratta, scatenando la replica piccata del comitato per la riattivazione della linea ferroviaria. Ma Cascone ha bollato come sterile la polemica in corso e ha ribadito che la Linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro è all’attenzione della regione da tempo. “Già nella scorsa Consiliatura – ha detto – la Regione Campania ha trasferito a RFI 1 milione e 700mila euro per lo Studio di fattibilità tecnico economica per la riapertura della Linea ai fini turistici nonché per la realizzazione dei primi interventi funzionali. Attendiamo di conoscere le cifre precise ma dalle prime stime trasmesse si ipotizza una spesa tra i 200 e i 300 milioni di euro. Nessuna presa in giro da parte della Regione Campania: non è plausibile discutere di un’opera infrastrutturale se non se conosce l’impatto economico e il vantaggio trasportistico. Premesso ciò, una volta che avremo a disposizione lo studio completo e le cifre reali che andrebbero investite, ci attiveremo per convocare un tavolo con tutti gli Enti del territorio”.
Le dichiarazioni di Cascone hanno scatenato anche l’attacco dei 5 stelle: “La decisione di Cascone – hanno detto il consigliere regionale Cammarano e la senatrice Gaufiano – è in contrasto con ordine del giorno nazionale che definisce un impegno del governo a rilanciare l’opera e le linee guida europee”.
Tese a favorire la mobilità sostenibile: “Sulla base di quanto definito da uno studio di fattibilità commissionato da Rete Ferroviaria Italiana, l’opera avrebbe un costo di 160 milioni di euro, quasi la metà rispetto ai 300 milioni inizialmente previsti. A finanziarla concorrerebbero le risorse del Recovery Fund, nell’ambito di un più ampio progetto di finanziamento teso al rilancio delle infrastrutture, in particolare nelle regioni del Mezzogiorno”.
Daria Scarpitta