E’ stata aperta un’indagine sui presunti momenti conviviali vissuti nel Comune di Vibonati da alcuni giovani tra il 31 dicembre e il 3 gennaio. Situazioni da cui sarebbe scaturita l’attuale impennata di contagi nel paese. Sono in corso infatti accertamenti da parte dei carabinieri della locale Stazione guidati dal Comandante Francesco Barile volti a chiarire e a trovare prove di quanto avvenuto durante quei giorni delle vacanze natalizie in cui in tutta Italia vigevano le regole delle zone rosse ed erano vietati incontri, feste o raduni. Al vaglio delle forze dell’ordine, dopo la pressione e le voci rincorsesi in paese man mano che i numeri del contagio salivano, sarebbero due possibili feste, avvenute a distanza ravvicinata , una per il Capodanno e una per un compleanno. Sarebbe stato individuato anche il luogo utilizzato per almeno di una di queste feste. Si trova in campagna. Lì si sarebbero incontrati diversi giovani. Il numero di quanti hanno partecipato ai due momenti conviviali resta imprecisato ma pare oltre quindici. Al momento i carabinieri sono alla ricerca di riscontri oggettivi che possano collegare i diversi ragazzi risultati positivi al Covid a Vibonati in questi giorni. Un contagio che si sta estendendo ad alcuni familiari dei giovani, anche anziani. A Vibonati sin dai primi giorni si è scatenato un dibattito che ha diviso l’opinione pubblica. Attorno alla vicenda vige uno scudo protettivo alzato nel paese nei confronti dei ragazzi coinvolti che rischiano una denuncia per i fatti accaduti, ma le indagini stanno andando avanti e non si escludono risvolti.
Negli ultimi due giorni sono stati accertati altri quattro contagiati. Tra questi il figlio del medico del 118, risultato già positivo, una parrocchiana che era entrata in contatto con uno dei giovani del cluster e rispettivamente il nonno e il padre di due diversi giovani, anche loro del focolaio finito sotto inchiesta. Da ieri i positivi a Vibonati sono 24 .
Daria Scarpitta