Cresce l’apprensione attorno al mondo scolastico. Con la ripresa delle lezioni in presenza le scuole sono diventate sorvegliate speciali per una possibile diffusione del contagio tra gli studenti e le loro famiglie. A pochi giorni dalla riapertura di tutte le scuole, sono già diversi i provvedimenti sul territorio che vanno a ristabilire la dad: le decisioni nelle mani dei Comuni e dei diversi sentimenti sul tema scuola. E così si passa dai provvedimenti di prevenzione dopo la scoperta di un positivo a quelli per precauzione, puramente cautelativi in attesa di chiarire situazioni sospette.
L’ultimo in ordine di tempo è quello assunto a Padula dove il sindaco Paolo Imparato ha deciso di sospendere le lezioni in presenza per una classe seconda del liceo scientifico “Carlo Pisacane”, in attesa dell’esito del tampone su di un’alunna non residente nel Comune ma il cui papà è risultato positivo. In questo caso si tratta di una decisione nel segno della prudenza, ma non è l’unica. A Sassano il sindaco ha chiuso l’istituto “G. Falcone” fino al prossimo 10 febbraio dopo la positività di un’insegnante delle medie, emersa qualche giorno dopo che era stato completato lo screening scolastico e ben 274 tamponi erano risultati negativi. A Sant’Arsenio e Auletta invece il rientro a scuola si è avuto solo nella giornata di oggi. Stessa cosa avvenuta a Cannalonga dove, dopo la positività di un genitore di un alunno che frequentava l’infanzia, si era deciso di ritornare alla dad per due giorni, cioè fino ad oggi, quando poi le scuole hanno riaperto i battenti venuto meno il motivo precauzionale alla base del precedente provvedimento e essendo stata effettuata la sanificazione. Scuole chiuse anche a Vibonati. Domani si ritornerà anche qui in presenza. L’esito negativo del tampone sull’operatrice della mensa è arrivato ieri in tarda sera e si è preferito prolungare di un giorno la chiusura che era stata del tutto precauzionale, visto che la donna in questione era risultata positiva ad un test sierologico e negativa al rapido. Scuola primaria “San Giovanni Bosco” chiusa a Maratea dopo la positività di un alunno di terza. I test rapidi sono già stati eseguiti ed hanno auto esito negativo, ma per il momento la scuola resta chiusa fino all’8 febbraio in attesa che si completino i tamponi molecolari a tutta la classe previsti per giovedì.
Daria Scarpitta