“Avrebbe approfittato del precario stato psico-fisico della sua paziente , aggravato dall’età avanzata e dalla condizione di solitudine in cui si trovava da diversi anni, per ricevere nel tempo cospicue somme di denaro e convincere la donna a farsi nominare unico erede”. Un noto pediatra in pensione di San Giovanni a Piro è indagato con l’accusa di circonvenzione di persone incapaci. Il professionista è stato raggiunto dall’avviso di conclusione delle indagini scattate dopo la denuncia dei nipoti della signora che alla lettura del testamento si sono visti completamente esclusi. Solo in quella occasione i legittimi eredi hanno appreso che il patrimonio della zia era stato interamente donato al medico sangiovannese che per anni ha esercitato la professione presso il suo studio di Sapri. La donna non era sposata ed apparteneva ad una famiglia benestante di Sapri dove ha sempre vissuto e dove lo scorso anno è deceduta all’età di 80 anni. Secondo le indagini condotte dalla locale Guardia di Finanza, su disposizione della Procura della Repubblica di Lagonegro, il medico aveva iniziato a prendersi cura dell’anziana signorina creando un rapporto con lei di grande fiducia fino al punto da diventare l’unico suo erede. In merito ai soldi ricevuti dall’anziana, quando era ancora in vita << l’indagato- spiega in un comunicato stampa il Procuratore Donadio – ha chiarito che erano dei semplici regali >>. Gli accertamenti bancari hanno comunque portato alla luce numerosi prelevamenti di contanti, anche per decine di migliaia di euro, di cui non è stato possibile stabilire l’effettivo utilizzo, quando la signorina era ancora in vita. << Somme spropositate – spiega il Procuratore – considerato che la malattia la costringeva a casa “ . Al termine dell’indagine il Gip ha disposto il sequestro preventivo dell’intero patrimonio acquisito dall’indagato, per un valore complessivo che supera i 2 milioni di euro . Tra i diversi beni sequestrati spiccano anche diversi appartamenti affacciati sulla costa cilentana , al centro del Golfo di Policastro. Il pediatra ora deve difendersi dalla pensante accusa di circonvenzione di persone incapaci, reato punito con la reclusione da due a sei anni e la multa fino a 2mila euro .
Antonietta Nicodemo