E’ fuggito dalle guerre e a Vibonati ha trovato la pace e la cittadinanza italiana. Ora si prende cura di persone che come lui, a causa dei conflitti, sono stati costretti a lasciare i loro affetti e a rifugiarsi nel nostro Paese. E’ la storia di Charles Saman Souleibi, un 52 enne che all’età di 21 anni abbandonò la Siria. Era il 1989, l’anno in cui Aoun lanciò la sua guerra di liberazione contro l’esercito siriano, al quale è obbligatorio arruolarsi. Charles aveva progettato per lui un futuro fatto di studio e lavoro. Per evitare la chiamata alle armi decise di tornare in Caracas dove all’epoca vivevano i genitori e dove lui era nato. Lasciò la capitale venezuelana all’età di sei anni per andare a conoscere la nonna siriana e con lei rimase fino all’inizio della guerra. Quando fece rientro a Caracas, nonostante la giovane età, riuscì in breve tempo ad affermarsi nel commercio delle pelli. Iniziò con le riparazioni poi mise su dei negozi e anche famiglia. In Venezuela, infatti, conobbe la sua attuale moglie, originaria di Vibonati, da cui ha avuto due figli, Alessio e Chantal, oggi rispettivamente di 14 e 13 anni.Tutto andava a gonfie vele fino a quando anche qui sono esplose le guerre civili che hanno messo in ginocchio l’economia. Per la seconda volta il Charles è costretto a lasciare tutto e a trovare un nuovo rifugio, questa volta per lui e la sua famiglia. E così dalla Siria, da dove è iniziato il suo peregrinare, si è ritrovato nel Golfo di Policastro. Da poco più di tre anni vive a Vibonati, in una casa della famiglia della compagna. La sua generosità e disponibilità gli hanno permesso di integrarsi rapidamente all’interno della piccola comunità . Tra i gesti di solidarietà che lo hanno contraddistinto quello compiuto all’inizio della pandemia, quando si avevano difficoltà a reperire le mascherine. Ne produsse tante da poter per rifornire i residenti del centro storico. A suo favore ha giocato la sua ampia esperienza nelle riparazioni di accessori e indumenti in pelle. Charles conosce cinque cinque lingue, tra cui l’arabo, e questo gli ha consentito di far parte, come mediatore linguistico, del team che si prende cura dei richiedenti asilo politico. Migranti nigeriani che il Comune di Vibonati ospita presso il monastero con un progetto Sprar. Nel 2015 chiese presso l’Ambasciata italiana in Venezuela la cittadinanza italiana. Martedì scorso, dopo lunghe attese, ha ottenuto il riconoscimento. A leggere il decreto del Ministero degli Interni è stato il Sindaco Franco Brusco nel suo ufficio in Municipio. Charles commosso ha giurato fedeltà alla Repubblica italiana e di osservare le leggi dello Stato. << Vibonati mi ha accolto calorosamente fin dall’inizio . E’ la mia nuova famiglia. Qui ho trovato la pace>>.
antonietta nicodemo