Piovono nuove accuse sull’amministrazione Gentile da parte della ex compagna di schieramento Donatella D’Agostino. Questa volta si solleva una questione di mera opportunità sui plurimi incarichi affidati ad un tecnico attualmente consigliere comunale di Sapri e dalla nota emerge anche un “do ut des” tra Comuni e Enti. Una vicenda che si svolge, come la consigliera stessa mette in evidenza , nell’ambito della legge ma della quale vengono sottolineati i risvolti politici e di adeguatezza visto che coinvolge un consigliere comunale. La D’Agostino parte dal comunicato che il sindaco di Sapri fece all’indomani dell’annuncio dell’Asl circa l’inserimento dell’ospedale dell’Immacolta nel piano triennale delle opere pubbliche. All’epoca il sindaco espresse soddisfazione ma venne poi attaccato dalla minoranza visto che in realtà quell’intervento da anni veniva inserito nel piano ma non poteva contare ancora sul progetto esecutivo “Adesso si comprende- scrive la D’Agostino- la soddisfazione di Gentile per il piano delle opere pubbliche dell’Asl. Solo qualche giorno dopo quel comunicato veniva affidato al tecnico consigliere comunale l’incarico di verifica del progetto esecutivo del Presidio ospedaliero di Vallo della Lucania. Quello di Sapri può aspettare!” La D’Agostino cita altri episodi in cui il Comune di Sapri ha nominato o affidato incarichi a funzionari di altri Comuni o a persone vicine ad altre Enti. Enti e Comuni che poi hanno affidato, sempre al tecnico consigliere comunale su cui verte la sua segnalazione, degli incarichi nei propri territori di competenza per un ammontare complessivo di circa 100 mila euro. “ Ovviamente tutto nel rispetto della normativa- scrive la D’Agostino- ma citando Andreotti ‘A pensar male degli altri si fa peccato, ma spesso ci si indovina’. Trasmetterò tutti gli atti all’autorità anti-corruzione a alla procura della repubblica per verificare il rispetto delle procedure. Ritengo che per opportunità e rispetto per i tanti tecnici sapresi che non possono godere di tali benefici, l’ing. dovrebbe dimettersi dall’incarico di consigliere comunale”.
Daria Scarpitta