“ La nostra comunità è piccola. Ci conosciamo tutti . Voglio lasciare alle spalle questo spiacevole episodio e rimarcare che noi siamo una destinazione turistica “ , con queste parole il Sindaco di Maratea ammonisce i fatti accaduti in municipio venerdì scorso e fa sapere di aver presentato denuncia a tutela della sua onorabilità ma anche dell’immagine della Città. Daniele Stoppelli è deciso ad andare avanti nell’azione giudiziaria intrapresa. << Solo un’indagine – preciosa- può accertare cosa è realmente accaduto >>. Attraverso un post il Sindaco fa la sua ricostruzione dei fatti. <<Nel mio ufficio era in corso una riunione politica con i consiglieri Brando, Collutiis, Evoli, Piscitelli e Trotta, quando alla mia porta chiusa è arrivata la consigliera Francesca Crusco, alla quale ho aperto e detto che avevo in corso una riunione e non poteva entrare. Lei non ha voluto sentir ragioni e con forza ha tentato di entrare e con forza ha spinto la porta trattenuta dalla mia mano che ha subito un trauma e dal dolore ho mollato la presa e lei è entrata contro la mia volontà. Subito dopo, ho richiesto l’intervento della Polizia Locale e dei Carabinieri. Preciso – aggiunge – che durante la permanenza della Crusco non ho mai colpito la stessa, e mai lo avrei fatto o solo pensato. Successivamente sono uscito dalla stanza per andare ad aprire ad una persona convocata per un incontro, al mio rientro non era più presente>> In difesa della Crusco è intervenuto sui social il gruppo di F.I. di cui fanno parte quattro consiglieri dissidenti della maggioranza, inclusa la Crusco. Nel post viene precisato che << è stata strattonata dal Sindaco mentre chiudeva la porta per impedirle di entrare nella sua stanza >>. Intanto il Sindaco avvisa: << Non tollererò a nessuno che mi accusa di aver maltrattato una donna . E’ un fatto gravissimo soprattutto per chi realmente subisce abusi e violenze . In quella stanza venerdì erano presenti tre donne oltre alla consigliera e nulla di quanto mi si accusa è vero, forse è vero il contrario “ . Al di la dell’inchiesta sulla presunta lite in Comune resta lo strappo politico all’interno della maggioranza che ha favorito l ‘ingresso nel gruppo di governo di due consiglieri di minoranza, uno dei quali ha fatto ingresso in giunta.
antonietta nicodemo