Un progetto per il Buon Pastore. La Giunta comunale di Sapri ha deciso di candidare all’avviso pubblico emanato dal Ministero della Cultura per sostenere programmi culturali e creativi di natura multidisciplinare, l’idea proposta dalla Ker Società Cooperativa di Torre del Greco al fine di tornare a riaprire le porte della storica struttura simbolo della cittadina di Sapri. Il progetto della cooperativa napoletana si intitola “Il salotto culturale del Buon Pastore” e mira, attraverso anche l’implementazione di uno spazio di prossimità nei giardini della Casa costruita dal Cav. Cesarino, a impiegare i giovani sapresi in condizioni di difficoltà socio-economiche in un progetto di riappropriazione dell’edificio, acquisire l’orgoglio di possedere nel Comune una vera opera d’arte da preservare e a formare al lavoro socialmente utile, attraverso delle attività laboratoriali, in modo da far acquisire capacità spendibili sul mercato del lavoro. Ovviamente si tratta al momento solo di un percorso individuato. Il progetto candidato al Bando del Mibact “Creative Living Lab III edizione” volto a progetti di rigenerazione urbana, deve ovviamente superare la selezione per accedere ai fondi, il cui massimo previsto è di 50 mila euro, prima di concretizzarsi. Intanto però si torna a parlare così di una possibile riapertura del Buon Pastore, chiuso a marzo del 2019 dopo l’addio delle suore Elisabettine Bigie, trasferitesi, con tutti gli anziani pazienti che assistevano, presso il Convento di Capitello, dopo che non era stato trovato un accordo con l’amministrazione comunale per adeguare e mantenere la struttura che aveva bisogno di interventi. La vicenda si era conclusa con la promessa che una volta trovati i fondi per recuperare la struttura, magari si sarebbe pensato ad un ritorno delle suore e della loro attività, ma per due anni, nonostante le polemiche e gli accorati appelli, la Casa è rimasta chiusa. Ora si intravede uno spiraglio sul suo possibile riutilizzo. Per questo è stato costituito un partenariato che vede insieme la cooperativa Ker, il Comune e la Proloco di Sapri e l’associazione Aps Skidros.
Daria Scarpitta