Diffamò un suo concittadino nel corso di una diretta Facebook. E’ questa l’ipotesi di reato per cui il giudice ha deciso il rinvio a giudizio del vicesindaco di Sapri Daniele Congiusti. I fatti risalgono alla primavera del 2020 quando si era nel pieno dell’emergenza Covid e nel Golfo di Policastro si registrarono i primi casi di contagio. Erano i giorni in cui la tensione e la paura scoppiarono in particolar modo tra Sapri e Vibonati dove erano localizzati positivi e quarantene. In quel periodo durante una seguita diretta Facebook di Saprilive, in cui intervenne il sindaco di Sapri per chiarire alla popolazione la situazione epidemiologica nel Comune , Congiusti rilasciò 2 commenti relativi al titolare delle pompe funebri Amedeo Noviello, all’epoca dei fatti in quarantena come contatto di caso. Scrisse infatti: “… in questo momento Amedeo Novelli è stato visto nella Sala mortuaria dell’ospedale di Sapri” e ancora “…mi stanno chiamando infermieri terrorizzati dall’ospedale”. Secondo il giudice con queste due frasi, postate durante una trasmissione condivisa da migliaia di utenti (13mila like), il vicesindaco – si legge nel decreto di citazione- comunicando dunque con più persone offendeva l’onore e la reputazione di Noviello, insinuando che questi fosse affetto da Covid-19 e fosse tuttavia presente nella locale sala mortuaria, esponendo a pericolo di contagio i presenti”. A seguito di tali frasi la persona offesa ha presentato denuncia e ha fatto scattare le indagini che hanno portato ora al rinvio a giudizio di Congiusti. Ora la giustizia dovrà vagliare quanto accaduto. Il processo inizierà il prossimo 22 ottobre presso il Tribunale di Lagonegro.