Il Comune di Pollica ha vendemmiato. Dopo tre anni ha colto i primi frutti di un progetto avviato sull’onda della tradizione, della vocazione agricola del territorio e della dieta mediterranea per cui si è speso da tempo. Tre anni fa infatti attraverso la collaborazione con Mastroberardino, nota famiglia di vinai, un’eccellenza tutta campana, venne messo a dimora un vitigno di Aglianico alle pendici del Monte Stella in un’area nota come Serre di Mulino a Vento a Pollica capoluogo. Un esperimento, quello della viticoltura in altura, che è stato avviato dopo aver ricercato le condizioni idonee per la riuscita. Il suolo individuato , di tipo argilloso –calcareo, originatosi dalle rocce di origine marina e il microclima asciutto hanno convinto gli esperti. Il Comune di Pollica ha così dapprima acquistato 20 ettari di terreno, poi ha ottenuto 10 ettari di quote per l’impianto dei vitigni dal Ministero dell’Agricoltura . Ed è iniziata l’avventura con la messa a dimora delle piantine. Ora dopo tre anni i primi risultati e la prima vendemmia in questo ottobre temperato avvenuta alla presenza anche degli alunni delle scuole medie del Comune cilentano. Sì, perché uno degli obiettivi dichiarati del progetto è coinvolgere i giovani. Coltivare la vite per coltivare il futuro , formare le nuove generazioni cilentane sulla gestione dell’impresa agricola che potrebbe essere una vera opportunità da mettere in campo direttamente qui senza abbandonare la propria famiglia e la proprio terra e in modo sostenibile per il Cilento stesso. Tra un anno e mezzo o due si spera di poter arrivare a stappare la prima bottiglia di Aglianico di Pollica, il Serre di Mulino a Vento, questo il suo nome mutuato dalla località dove è nato, il vino della dieta mediterranea, come vuole essere presentato al pubblico. Un simile esperimento è in corso già da una decina di anni nel Comune di Morigerati in collaborazione con l’azienda De Conciliis. Da tre ettari di terreno, nonostante alcune difficoltà, in circa 3 anni è stato possibile produrre Invicta, un fiano autoctono, un’esperienza che ha portato il Comune a puntare alla realizzazione di un nuovo vigneto comunale in loc. Serracchi a pochi passi dall’uliveto comunale.
daria scarpitta