Lavori al porto di Policastro Bussentino realizzati in difformità al progetto. Sono stati rinviati a giudizio l’allora direttore dei lavori, l’ing. Nicola Radesca, (attuale responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di santa Marina), il titolare della società napoletana aggiudicatrice dell’appalto e il legale rappresentante di due ditte cilentane subappaltatrici. Nella giornata di ieri presso il Tribunale di Lagonegro si è celebrata infatti l’udienza preliminare durante la quale il gup Trivelli ha deciso che i tre indagati dovranno andare a processo per rispondere delle accuse di concorso nei reati di truffa aggravata ai danni dello Stato e falso ideologico in atto pubblico. I fatti contestati risalgono al 2016 e sono relativi ai lavori di messa in sicurezza e completamento della banchina di sopraflutto del porto di Policastro. In base alla ricostruzione del pm, l’opera venne realizzata in difformità al progetto approvato, utilizzando per il potenziamento della mantellata esistente massi di categoria e di peso inferiore a quelli previsti nella progettazione , e però venne contabilizzata come eseguita la posa in opera dei massi previsti e di conseguenza venne liquidata la somma di 30 mila euro non spettante perché superiore rispetto a quanto realizzato. I tre sono perciò anche accusati di aver dichiarato il falso, in quanto avrebbero attestato l’avvenuta esecuzione del potenziamento della mantellata secondo il progetto. Secondo le accuse, inoltre, i tre “con artifizi e raggiri inducevano in errore il Comune di Santa Marina sulla corretta esecuzione dei lavori, procurandosi un ingiusto profitto con pari danno per lo Stato”. Nonostante ciò, il Comune di Santa Marina nell’udienza preliminare di ieri non si è costituito come parte civile, cioè per veder riconosciuto e risarcito il danno subito da tali presunte condotte. I tre imputati avranno ora la possibilità di chiarire dinanzi al giudice la propria posizione rispetto al quadro accusatorio. La prossima udienza dinanzi al Giudice Pagano si svolgerà il 27 aprile.