“ Gli atti a firma del responsabile dell’ufficio tecnico comunale di Santa Marina, ingenere Carmine del Verme sono illegittimi, perché, in virtù di una recente condanna a suo carico, non potrebbe lavorare presso i pubblici uffici “. Questo è quanto viene chiaramente fuori dalla sentenza, di dodici pagine, emessa due giorni fa dai Giudici del Tar .Un cittadino di Policastro Michele Tagliaferri, si è opposto all’ordinanza dell’agosto scorso con la quale il dirigente gli ordinava di demolire e di ripristinare i luoghi relativamente all’immobile in via Duomo. Attraverso il suo avvocato ha dimostrato che si trattava di un provvedimento illegittimo in quanto firmato da un dirigente comunale “senza potere “. Il Tribunale ha accolto il ricorso, annullato l’ordinanza e condannato il comune a pagare mille euro per le spese a carico dei ricorrenti. Nell’aprile scorso Del Verme è stato condannato, per abuso d’ufficio in concorso, a circa due anni di reclusione, pena sospesa, e all’ interdizione dai pubblici uffici, ma è ancora dirige dell’ufficio tecnico. Nella sentenza del 20 dicembre scorso il Tar evidenzia che “ a coloro che sono stati condannati per abuso d’ufficio, anche con sentenza passata in giudicato, non possono essere attribuiti, incarichi amministrativi di vertice nelle amministrazioni statali, regionali e locali “. A questo punto a Santa Marina ci si chiede cosa accadrà per gli altri provvedimenti firmati dallo stesso funzionario.
La vicenda giudiziaria per la quale il responsabile dell’ufficio tecnico è stato condannato riguarda una nomina eseguita un pò di anni fa dal comune quando il sindaco era Dionigi Fortunato, anche quest’ultimo è stato condannato e interdetto dai pubblici uffici. Stessa sorte per gli altri due imputati, anche loro all’epoca dei fatti dipendenti del municipio santamarinese, per quale uno dei due, ancora lavoro, come Del Verme. L’atro invece è in servizio presso un comune del Vallo di Diano.