Realizzare a Policastro un impianto di compostaggio comprensoriale da20 mila tonnellate. Questo è il ben noto progetto dell’amministrazione comunale di Santa Marina che da tempo ha dato avvio le procedure per costruzione e finanziamento della struttura. E’ di questi giorni la notizia dell’Ente d’Ambito Salerno per la gestione dei rifiuti urbani che ha candidato lo studio di fattibilità del comune santamarinese ai fondi europei del Pnrr. Dovrebbe sorgere in un’area a confine con la superstrada Bussentina a poca distanza dal Bussento. Una scelta criticata dal presidente della comunità montana del Bussento Lambro e MIngardo Vincenzo Speranza : << Pensare alla realizzazione di un impianto di compostaggio in un posto di mare è una follia perché distrugge la vocazione turistica di un territorio, sono due cose incompatibili. un paese non può fare al tempo stesso industria e turismo, nel raggio di 500m >>. Per Speranza ci sono altre aree più idonee per un impianto di compostaggio a servizio del basso cilento. Nel frattempo da queste parti si prova a raggiungere un’intesa per l ‘istituzione del sub ambito per la gestione dei rifiuti urbani dell’intero compresodioche si estende da Rofrano a Sapri. Da tempo i comuni del Bussento Lambro e Mingardo, oltre venti, hanno individuato la comunità montana come Ente capofila, ma negli ultimi tempi il sindaco di Santa Marina si è messo di traverso fino al punto di proporre ai colleghi, attraverso una lettera, di indicare il suo comune per la guida dell’ambito. La proposta è stata bocciata nella seduta di lunedì scorso dall’assemblea, la quale ha riconfermato la comunità montana come ente capofila. Una scelta, quest’ultima, che non convince nemmeno Sapri e San Giovanni a Piro. Una questione politica, questa del sub ambito, che potrà durare ancora a lungo. Sembra avere tempi più brevi, invece, la realizzazione del compostaggio a Policastro