Con una conferenza stampa in regione è iniziato il dibattito pubblico per il primo lotto del nuovo tracciato per l’AV Sa-Rc. Si tratta del pezzo di strada ferrata che dovrà essere realizzato tra Battipaglia e Romagnano al Monte, un piccolo comune della provincia salernitana a confine con la Basilicata. Il progetto è stato illustrato ai giornalisti ieri pomeriggio presso la sede della giunta campana a Napoli. Al tavolo dei lavori: il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibile Enrico Giovannini, il presidente regionale Vincenzo De Luca, il presidente della commissione nazionale del dibattito pubblico Caterina Cittadino, la commissaria straordinaria per la realizzazione dell’opera Vera Fiorani e il coordinatore del dibattito pubblico Roberto Zucchetti. La nuova linea ad alta velocità rientra nel corridoio europeo e quindi servirà non solo l’Italia ma l’intera Europa. << La nuova infrastruttura – ha detto la Fiorani – sarà sostenibile, accessibile a più territori e consentirà di ridurre i tempi di percorrenza con treni che potranno correre a 300 km l’ora >>. Dalla suo intervento è venuto fuori che l’intera opera costerà 22 miliardi di euro e sarà realizzata con il sostegno del Pnrr e del ministero delle infrastrutture. Il nuovo percorso, che dovrà unire rapidamente Salerno e Reggio Calabria, è stato suddiviso in sette lotti . << Solo per il lotto Battipaglia – Romagnano è stata ultimata la progettazione ed è per questo – è stato evidenziato più volte – che solo per questo tratto inizia oggi il dibattito pubblico >>. Secondo quanto indicato nelle slide, l’AV attraverserà il Vallo di Diano dove è stata prevista una stazione a Buonabitacolo, proseguirà per il lagonegrese e raggiungerà Praja a Mare, dopo di che il percorso lascerà di nuovo la tirrenica per raggiungere Cosenza e poi giù, fino ad arrivare a Reggio. << La Sa-Rc dell’AV – ha detto il ministro Giovannini – è un’opera iconica storica e culturale per il rilancio del Mezzogiorno e del Paese. Collegherà Campania e Calabria attraversando la Basilicata e la Puglia, collegando Adriatico, Tirrenico e Ionico . Diversamente a quanto si è fatto fino ad oggi. Per decenni – ha precisato – lo sviluppo ferroviario ha interessato la sola traettoria nord-sud, senza connettere le sponde dell’Italia da est a ovest, come farà il nuovo tracciato dell’AV. Abbiamo calcolato che ne usufruiranno 9 milioni di italiani, di cui 6 milioni di utenti solo nel mezzogiorno >>. Il Cilento è fuori dal nuovo percorso . Nessuno l’ha evidenziato ma le slide, lo attestavano chiaramente. A far ipotizzare ad un cambio di rotta, almeno per una parte di quel territorio, è stato il presidente De Luca con il suo intervento. << Con questo lotto dell’alta velocità – ha detto – raggiungeremo il Cilento dell’area del Golfo di Policastro, sulla quale stiamo lavorando per gli investimenti turistici, oltre a collegare Tirreno con Adriatico con la strada di collegamento Lioni-Grottaminarda e la bretella Agropoli-Contursi Terme >>. I giornalisti del cilento, in collegamento da remoto come molti altri colleghi, non sono stati messi in condizione di porre domande e quindi non è stato possibile comprendere esattamente cosa De Luca volesse intendere quando ha parlato del basso Cilento. Qualcuno spera che stia spingendo per il prolungamento dell’infrastruttura dal Vallo di Diano a Sapri, come da tempo spinge il comitato cittadino di Sapri. Giannini, parlando di mobilità ha anche evidenziato che, dei 61 milioni di investimento che il suo ministero ha messo in campo per trasformare le infrastrutture e la mobilità del paese, molte sono destinate alla Campania e alla metropolitana di Napoli.
antonietta nicodemo