S’infiamma il consiglio comunale a Sapri. La seduta di mercoledì sera, in una città dove le tensioni per le imminenti elezioni già si fanno sentire , ha avuto uno strascico di polemiche anche fuori dall’aula consiliare . Tutto è scattato nel momento in cui tra gli argomenti all’ordine del giorno si è discusso della cessione di una strada pubblica in loc. Mocchie ad un privato in cambio di una porzione di terreno di quest’ultimo perpendicolare all’arteria. Sapridemocratica ha espresso perplessità rinvenendo sulla questione una documentazione tecnica a suo dire lacunosa e carente, chiedendo maggiori approfondimenti. Ne è nata una discussione che ha evidenziato dei dubbi anche da parte di due consiglieri di maggioranza tanto che si è sospeso per venti minuti il consiglio comunale. Al rientro sei consiglieri su 13 con l’astensione di un consigliere di maggioranza hanno votato la delibera condizionandola ad ulteriori accertamenti dell’Ufficio tecnico in merito. Nel corso della discussione in aula si sono accesi gli animi tanto che al termine del consiglio il diverbio ha ripreso forza proseguendo con recriminazioni e attacchi poi fortunatamente non degenerati. “ Esprimiamo – ha detto in una nota Sapridemocratica – la nostra vicinanza al consigliere più anziano del consiglio comunale, Tommaso Lando, per l’ennesimo episodio di barbarie consumato nei suoi confronti alla fine della seduta nell’indifferenza di tanti. Avevamo chiesto di lasciare qualche soldo in più nelle tasche delle famiglie, abbassando l’Irpef e di non fare dono gratuitamente delle proprietà comunali a privilegiati, ma la maggioranza , sebbene abbia avuto delle perplessità, ha deciso di deliberare ugualmente”. Nel corso del consiglio , il Comune di Sapri ha deciso, come già era nell’aria, di non aderire al Sad, il sub ambito rifiuti che si va costituendo tra i Comuni della Comunità Montana Bussento Lambro e Mingardo e sul cui terreno si sta giocando ultimamente la partita politica del territorio.
Daria Scarpitta