Guai giudiziari per il comune di Vibonati. La Procura della repubblica di Lagonegro ha accertato una serie di reati ambientali nel terreno utilizzato in passato per il deposito dei rifiuti solidi urbani. Sarebbero già due le persone indagate, ma il numero dei possibili responsabili degli illeciti potrebbe salire durante l’inchiesta, che è tuttora in corso. Nei giorni scorsi l’intera area, di 750 mq, è stata posta sotto sequestro. << Il provvedimento si è reso necessario – spiegano dalla Guardia Costiera di Palinuro che sta eseguendo le indagini- per prevenire e contrastare il perpetrarsi di illeciti di natura ambientale ma anche per tutelare la pubblica incolumità. Perché c’è il rischio che la frana in corso in quel terreno comunale possa estendersi >>. Gli uomini del capitano Amalia Mugavero hanno accertato la presenza di uno scarico diretto sul suolo di percolato, sprovvisto delle necessarie autorizzazioni, e quindi abusivo. Mentre a valle della frana è stata individuata un’altra fuoriuscita di percolato che si disperde nel canale sottostante, seguendo la pendenza del terreno. Accertata, inoltre, la presenza di un ingente quantitativo di rifiuti urbani interrati ma anche ferrosi e plastici. La spazzatura sepolta è venuta alla luce nel gennaio scorso all’inizio a seguito di una frana, ancora in corso. Di qui la denuncia di un cittadino e l’avvio dell’inchiesta giudiziaria. Gli accertamenti in corso dovranno servire a chiarire la provenienza del percolato e quindi eventuali nuovi reati e contemporaneamente ad individuare i responsabili degli illeciti ambientali già accertati. In questa prima fase sarebbero due gli indagati, ma non è escluso che già nei prossimi giorni finiscano sotto inchiesta altre persone. Al vaglio degli inquirenti anche la passata gestione dell’area. Una vicenda sulla quale il gruppo di opposizione tiene alta la guarda fin dall’inizio dell’indagine. Nel mirino della minoranza anche gli atti amministrativi compiuti dal comune per affidare quel terreno ad un privato per la realizzazione di poligono di tiro un tiro. E proprio durante i lavori per la costruzione dell’impianto si sarebbe verificata la frana che ha fatto venire fuori i reati ambientali commessi in località Vecchio del comune di Vibonati. Un terreno sottostante l’attuale isola ecologica. Che già è stata oggetto di indagine da parte degli inquirenti, proprio per verificare se ha a che fare con il percolato finito sotto inchiesta. Fin’ora non è stato accertato alcun legame. La minoranza ancora una volta torna a chiedere al comune di costituirsi parte civile “ per non far ricadere sui i cittadini i danni economici e materiali della delicata vicenda “. Per l’opposizione i responsabili politici devono dimettersi.
Antonietta Nicodemo