Il tricolore ha sventolato in tantissime piazze italiane e le istituzioni si sono unite nella celebrazione del 77anniversario della Liberazione un po’ovunque . Mentre i testimoni di quei terribili tempi e di quella strenua lotta per la libertà si assottigliano, questi momenti commemorativi diventano sempre più importanti per ricordare a tutti,anche a quelle giovani generazioni senza esempi e senza memoria, l’orrore delle guerre e delle dittature e il valore dell’impegno e del sacrificio personale per ristabilire la pace e la giustizia. Anche a Sapri in piazza Plebiscito dinanzi alla lapide che ricorda il sacrificio delle giovani vite cadute in guerra si sono raccolte le autorità civili, militari e religiose per celebrare il 25 aprile e deporre una corona d’alloro , ennesimo tributo d’onore a quegli eroi di altri tempi, su cui quest’anno i riflettori si sono accesi con un’attenzione maggiore vista la guerra che sta funestando l’Europa. “Commemoriamo la Liberazione pagata con il sangue – ha detto il sindaco di Sapri Antonio Gentile – Celebriamo i valori fondanti del nostro Stato, la libertà e la democrazia, che vanno quotidianamente difesi dal popolo italiano, così come il popolo 77 anni fa pose fine alla deriva nazifascista”. A prendere la parola nel corso della mattinata anche il presidente dell’Associazione nazionale Partigiani sezione di Sapri Domenico Vrenna, che ha valorizzato il coraggio e l’azione di quei combattenti che fecero la Resistenza e la Storia, e il presidente dell’associazione “Sapri, 15 agosto 1943” Luciano Ignacchiti, il cui ricordo è andato a quei terribili improvvisi bombardamenti che colpirono la cittadina, lacerando diverse famiglie. Dopo la benedizione della corona da parte di Don Raffaele Brusco, spontaneo nella piazza si è levato il coro dei presenti che ha intonato Bella Ciao, il canto dei partigiani, morti per la libertà.
DARIA SCARPITTA