A Pisciotta serrata dei locali in Piazza Pinto. In questo modo gli operatori commerciali hanno voluto manifestare pubblicamente la loro opposizione al provvedimento del comandante dei vigili urbani che li diffida ad utilizzare solo le aree pubbliche ricevute in concessione prima dell’emergenza covid. Durante i due anni della pandemia, infatti, in Italia è stato consentito ai titolari di bar e ristoranti di poter collocare gratuitamente tavoli e sedie all’esterno dei propri locali, ampliando in questo modo, lo spazio che già eventualmente avevano in concessione, sempre su permesso del comune. Ora a Pisciotta per le attività in piazza PInto ma anche per quelle in via Tuvolo è partito l’ordine di rimuovere tavoli e sedie dagli spazi diversi da quelli ottenuti in concessione prima della pandemia. Gli esercenti della piazza non ci stanno è oggi hanno tenuto le porte dei loro negozi chiuse in segno di protesta . “ Il sindaco – dicono – ha dimenticato che le agevolazioni sulle occupazioni del suolo pubblico per bar e ristoranti sono state prorogate fino al 30 settembre. Faccia rimanrre le cose come stanno fino ad allora, come accade in tutte le altre aree comunali “. Dalla parte degli operatori economici si è schierato il gruppo di minoranza “ Una mano per Pisciotta “ . << La diffida è un atto ritorsivo nei confronti di chi è dalla parte della minorabza – dice Fedele Tambasco – non lo si può spacciare come un atto ncessario per assicurare decoro ad una s9ingola piazza-. Altrimenti non si spiega perché sono stati richiamati all’ordine solo le attività commerciali in piazza Pinto e in via Tuvolo e non quelle riconduci8bili a membri delkla maggioranza situatte in altri spazi del paese . Le regole dovrebbero valere per tutti e non sono per una parte di cittadini >>.
antonietta nicodemo
Intervista al sindaco Ettore Liguori