“ Gli atti a firma del responsabile dell’ufficio tecnico comunale settore 1 di Santa Marina, sono illegittimi, perché, in virtù di una condanna a suo carico, non potrebbe lavorare presso i pubblici uffici, per cui l’ordinanza con cui dispone la demolizione dell’immobile deI ricorrenti è illegittima “. Questo è quanto aveva stabilito il Tar di Salerno nel dicembre 2021 e che il 25 luglio scorso ha confermato il Consiglio di Stato respingendo l’appello presentato dal comune contro l’ordinanza del Tribunale amministrativo. In questo modo due cittadini, fratello e sorella, di Policastro hanno vinto la causa. L’ordinanza di abbattimento dell’edificio in via Duomo è annullata. Una sentenza che da buone speranza di vittoria anche agli altri cittadini che hanno presentato ricorso contro provvedimenti firmati dallo stesso funzionario. Il dirigente comunale , nell’aprile scorso, è stato condannato, per abuso d’ufficio in concorso, a circa due anni di reclusione, pena sospesa, e all’ interdizione dai pubblici uffici, ma ancora dirige del’ufficio. Il tar nella sua sentenza ha chiarito che “ a coloro che sono stati condannati per abuso d’ufficio, anche con sentenza passata in giudicato, non possono essere attribuiti, incarichi amministrativi di vertice nelle amministrazioni statali, regionali e locali “. Un passaggio questo, confermato dal Consiglio di Stato. Insomma il funzionario cominale , secondo la Giustizia, è senza poteri, occupa la sua posizione illegittimamente. Una questione sollevata più volte dal gruppo di opposizione. E’ da mesi che chiede al sindaco di sollevare dall’incarico non solo il responsabile del settore 1 dell’ufficio tecnico ma anche il dirigente dell’ufficio amministrativo, perché come il suo collega è stato condannato per abuso d’ufficio per gli stessi fatti, legati ad una nomina eseguita un pò di anni fa, quando a guidare l l’Ente era Dionigi Fortunato. Alla luce della sentenza del Consiglio di Stato -dice il capogruppo di opposizione Vincenzo Castaldo – i due funzionari devono essere sospesi. I loro atti sono illegittimi, e cosa ancora più grave l’Ente continua ad erogare indennità dirigenziali non dovute a funzionari la cui nomina è viziata “. La questione giudiziaria tra il cittadino e il comune è chiarita . Quella politica resta aperta. Da capire cosa farà il sindaco mentre vanno avanti le azioni dell’opposizione per “ obbligarlo “ , a loro dire, ad adeguarsi alla legge e ad evitare danni economici al Comune e allo Stato.
Antonietta Nicodemo