Dopo il Tribunale di Lagonegro, il Tar e il consiglio di Stato è l’autorità nazionale anticorruzione a ordinare l’interdizione dagli uffici comunali di Santa Marina del responsabile dell’ area urbanistica e del responsabile dell’area amministrativa. Il 14 settembre scorso l’Anac ha emesso la delibera con la quale dichiara incoferibili gli incarichi assegnati ad entrambi i dirigenti dall’Ente Locale e quindi nulli i relativi contratti di lavoro. L’Anac è giunta a questa conclusione al termine di un articolato procedimento sollecitato dal gruppo di opposizione. Dodici pagine che ripercorrono tutti i fatti accertati dall’ anticorruzione incluse le controdeduzioni degli uffici comunali. A questo punto il comune o si adegua alle disposizioni dell’Anac e sospende i due dirigenti o presenta ricorso al Tar contro la delibera della stessa autorità. Una questione partita con la sentenza di primo grado del aprile 2021 con cui il Tribunale di Lagonegro condannò per abuso d’ufficio in concorso, a 2 anni e sei mesi di reclusione l’ex sindaco di Santa Marina Dionigi Fortunato e a un anno e otto mesi di reclusione, pena sospesa, per gli altri 3 imputati, all’epoca dei fatti tutti e tre dirigenti del comune santamarinese. Per tutti e 4 fu disposta anche l’interdizione dai pubblici uffici: due anni per Fortunato e un anno per i tre tecnici. Di questi, due sono i funzionari ancora in servizio a Santa Marina. L’ amministrazione Fortunato non li ha mai sospesi dall’incarico, nemmeno dopo le varie ordinanze giudiziarie, che hanno evidenziato l’illegittimità dell’incarico che ricoprono. Intanto è scaduto abbondantemente l’anno di interdizione dai pubblici uffici che aveva ordinato il Tribunale lagonegrese. Secondo anche quanto si legge tra le carte dell’Anac gli atti firmati da entrambi i dirigenti comunali sono nulli. Da capire, quale sarà la mossa del comune. Questa volta si adeguerà o continuerà a fare finta di nulla ? << Chi dimostra di non rispettare la legge chi disprezza le sentenze non può ricoprire il ruolo di guida di una comunità. Tutti dovrebbero dimettersi >>, dichiarano i consiglieri dell’opposizione Vincenzo Castaldo, Daria Scarpitta e Gianguido Cafiero.