L’emergenza pandemica ha frenato numerose strutture sportive, ma mentre la maggior parte ha ripreso le proprie attività, lo stesso non si può dire delle piscine comunali di Vallo della Lucania e Casal Velino. Una querelle che va avanti da tempo, tra intoppi e promesse, e come spesso accade a rimetterci sono i consumatori, a tutela dei quali è scesa in campo l’associazione nazionale dei consumatori CODICI. Le piscine di Vallo e Casal Velino erano gestite dall’ASD Balnaea, fino alla chiusura forzata del marzo 2020, con una breve parentesi di riapertura avvenuta nell’ottobre di due anni fa. Poi il silenzio. Le due strutture in questione risultano ancora chiuse e centinaia di abbonati attendono ancora i rimborsi. “La pazienza è finita” dice il segretario di CODICI Delegazione Cilento, Giuseppe Perillo, “i cittadini meritano risposte chiare e concrete”. L’ASD Balnaea, dal suo canto, lamenta criticità negli impianti che impediscono la riapertura e per i quali occorrono interventi di manutenzione straordinaria da parte degli enti comunali, proprietari delle piscine, e per questo il Comune di Vallo della Lucania non ha più rinnovato la concessione a Balnaea. “Perché sono stati sottoscritti centinaia di abbonamenti annuali se la piscina presentava criticità che l’avrebbero resa inutilizzabile?” si chiede Giuseppe Ambrosio, segretario Codici Campania, “ma soprattutto” continua “Perché la Balnaea non ha ancora restituito i soldi degli abbonamenti di una struttura non riaperta e non riutilizzabile?” L’associazione CODICI, dunque, ha deciso di intraprendere una class action, un’iniziativa forte a tutela degli utenti danneggiati dalla sospensione delle attività, con cui si chiede il rimborso degli abbonati e degli sportivi che frequentavano le piscine prima dello scoppio della pandemia.