Sono ancora tanti i nodi da sciogliere sull’omicidio di Via Tavernelle a Paestum. La 16enne indagata per l’omicidio di nonna Gilda resta nell’istituto di pena di Nisida, a Napoli, e probabilmente venerdì si terrà l’udienza di convalida del fermo. La ragazza, dopo le prime giustificazioni date alle persone accorse la sera dell’omicidio, si è chiusa nel silenzio. Ancora non è stata ascoltata dagli inquirenti, che intanto hanno sequestrato il suo cellulare, con la speranza di recuperare qualche elemento utile alle indagini, e hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. Oggi verrà effettuato l’esame autoptico sul corpo della vittima, presso l’obitorio dell’Ospedale di Eboli. Cosa abbia scatenato la furia della 16enne resta uno dei tanti interrogativi che si pone soprattutto chi conosceva Gilda, descritta da tutti come un signora perbene, riservata e mai aggressiva con nessuno. La 76enne si era trasferita in Via Tavernelle negli anni ’50, dove aveva vissuto col marito, scomparso qualche anno fa. Era molto legata a quella zona rurale, tanto da non voler rinunciare a vivere al civico 58, nonostante i rumori della movida serale. La sua scomparsa lascia tanta tristezza, soprattutto per la modalità in cui è avvenuta. Un dramma che ha investito non solo un’intera famiglia, ma un’intera comunità.
Rosamaria Marino