Non è più solo un allarme, ma una realtà concreta e che si avvicina sempre di più confermata anche dal Comune di Vibonati. Il prossimo 31 dicembre 2022 dovrebbe segnare la definitiva chiusura del punto nascita dell’Ospedale di Sapri. Il motivo il mancato raggiungimento del limite stabilito dal decreto Balduzzi dei 400 parti l’anno. Una questione già vista e su cui nel 2018 non erano mancate proteste fino alla richiesta e ottenimento di una deroga ma che oggi torna prepotente e senza più alcun ostacolo a sancire la scure per i punti nascita di Sapri, ma anche Polla e Vallo. Ed è il Comune di Vibonati a farsene carico per primo nel silenzio generale, mettendo tutto nero su bianco e mostrando che non è una cosa tanto campata in aria ma uno tsunami per cui nella migliore delle ipotesi dovranno essere messe in campo tutte le forze possibili per scongiurarlo. La giunta guidata dal sindaco Manuel Borrelli, infatti, ha proposto di <<deliberare – si legge nel documento – la richiesta alla Regione Campania di un’altra eventuale deroga al decreto per il punto nascita il punto di Sapri per ragioni orografiche , difficoltà di collegamento e aumento dei flussi turistici in estate e ai parlamentari eletti in provincia di Salerno di farsi promotori presso il Ministero della salute della richiesta di modifiche al decreto che già ha tagliato diversi punti nascita sul territorio nazionale >>. Per Borrelli ottenere un’altra deroga non sarà per nulla facile né scontato visto che già è stata concessa in passato. “E’ necessario- ha detto- che i sindaci facciano fronte comune per spingere a cambiare il decreto o a lavorare su una proposta alternativa come eventualmente l’accorpamento dei punti nascita di Sapri e Vallo”. Al momento l’inizsiativa del sindaco di Vibonati resta però isolata sul territorio. L’argomento più volte sollevato fino ad ora non è apparso ai primi posti dell’agenda dei rappresentanti politici e delle amministrazioni del Golfo. Bisognerà capire se ancora una volta al comprensorio toccherà risvegliarsi dal torpore e dare vita, magari in sinergia con altri territori ad un nuovo autunno caldo di proteste.
Daria Scarpitta
servizio di 105 Tg di sabato 12 novembre 2022