Sono le opposizioni, i sindacati e le associazioni a muoversi per primi contro la chiusura del punto nascita di Sapri. Dopo il servizio di 105 Tv che dava conto della delibera di giunta con cui il Comune di Vibonati faceva voti a regione Campania e parlamentari per scongiurare la scure del decreto Balduzzi, si è assistito ad una levata di scudi. Il gruppo di opposizione del Comune di Sapri con una mozione ha chiesto al sindaco Antonio Gentile e all’assessore alla sanità Gerardina Madonna di inserire la questione del punto nascita all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale . L’invito all’amministrazione è a assumere un impegno sulla questione e a chiarire se la chiusura del punto nascita con la fine dell’anno sia l’anticamera di ulteriori depotenziamenti dell’ospedale . Siamo Sapri avanza anche la proposta di un accorpamento dei punti nascita di Sapri e Vallo per scongiurarne la fine. Anche il gruppo di opposizione di San Giovanni a Piro ha scritto al sindaco Ferdinando palazzo con la medesima finalità. Questa volta però essendoci già la data del prossimo consiglio comunale , il 17 novembre, Liberi di Scegliere ha chiesto un’integrazione dell’ordine del giorno del consiglio comunale per permettere all’assise di deliberare per la deroga o la modifica del decreto Balduzzi sulla scia di quanto già fatto dal comune di Viboanti . “L’auspicio- ha detto Alberico Sorrentino –è che un’amministrazione come quella di San Giovanni politicamente vicina al Governatore De Luca e con la presenza di un consigliere provinciale faccia la propria parte per difendere il territorio dall’ennesimo scippo”. Intanto sulla vicenda anche la Cgil si è detta pronta a fare fronte comune e a dare battaglia. L’associazione Culturale Proudhon evidenzia come sulla questione fino ad ora abbia preso posizione solo il Comune di Vibonati . “ E’ opportuno rammentare – ha detto il presidente Vincenzo Folgieri– ai sindaci del nostro territorio, temporaneamente immemori e latitanti , che nel 2018 solo grazie ad un’azione congiunta di sindaci, sindacati, direzione generale dell’Asl di Salerno e regione Campania fu scongiurata la chiusura dei punti nascita di Sapri, Polla e Vallo “. Di qui la richiesta ai primi cittadini perchè adottino le delibere necessarie e attivino i rappresentanti regionali e nazionali in vista di una pubblica mobilitazione.
Daria Scarpitta