“Un’ esperienza straordinaria”. così questa mattina il direttore del Parco del Cilento Gregorio Romano ha introdotto la conferenza stampa di fine mandato del Commissario dell’area protetta. Tommaso Pellegrino lascia l’incarico ormai in scadenza e lo fa con un bilancio pienamente positivo , sottolineando come questi anni alla guida dell’Ente siano stati i più importanti della sua vita. A Palazzo Mainenti a Vallo della Lucania ha salutato dopo sei anni mettendo in primo piano come risultati del suo impegno: la definizione e la diffusione della conoscenza del brand Cilento ma anche tutta una serie di azioni compiute: l’efficientamento energertico degli edifici pubblici, l’istituzione di 5 musei, la sentieristica, il servizio civile per 100 giovani , l’accessibilità dei luoghi e poi i conti in regola e la presenza sui temi cari del territorio come Alta Velocità e Punti Nascita. Inevitabile il riferimento all’azione compiuta contro i cinghiali con più di 5000 abbattimenti nell’ultimo periodo, una squadra di 300 selecontrollori già formati e la promessa di concretizzare quella filiera della carne che comunque ha subito delle battute d’arresto ma che dovrebbe ripartire. Nel corso della disanima davanti alla stampa Pellegrino ha mostrato grande entusiasmo nel suo bilancio ricco di positività: unica nota critica emersa nella mattina, il suo riferimento al modello gestionale della Certosa di Padula. Con un intervento politico ha delineato le sue perplessità su come si sta agendo attorno al monumento trecentesco : “ E’ come una Ferrari in una garage”, ha detto come una metafora significativa.
Daria Scarpitta