Per anni hanno gestito pontili galleggianti nei porti del Golfo di Policastro senza pagare le tasse comunali. Strutture totalmente fantasma al fisco. Un’ evasione di tributi locali ,su aree demaniali, di oltre 700 mila euro accertata dagli uomini della Guardia di Finanza di Salerno nel corso di un’ampia inchiesta che ha interessato tra gli altri i porti di : Maratea, Sapri, Policastro, Scario e Marina di Camerota. A seguito di una specifica attività info-investigativa realizzata anche utilizzando le banche dati in uso al Corpo, sono stati scoperti dei manufatti che non sono risultati presenti nelle visure catastali. In particolare è stato accertato il mancato pagamento dell’IMU, della TARI e la Tassa sui Servizi Indivisibili, che sarebbero dovute entrare nelle casse comunali nell’interesse della collettività. “ L’evasione dei tributi locali – ricordano dalla Guardia di Finanza – costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi d’intervento a favore delle fasce più deboli. Ecco perché – concludono i finanzieri – riteniamo importante l’azione chirurgica che abbiamo svolto lungo la fascia costiera del Golfo di Policastro “ . Sarebbero una ventina gli operatori risultati non in regola con le tasse comuni previste per i pontili galleggianti finiti sotto inchiesta. Molti di questi sostengono di non aver accatastato il pontile e quindi di non aver pagato le tasse comunali perché disinformati sul punto. Come mai gli enti responsabile della riscossione dei contributi: comuni o regione, non si sono accorti di tale evasione fiscale ?. Pare sia in corso un’ ulteriore indagine per sciogliere quest’altro interrogativo.
Antonietta Nicodemo