Presunte irregolarità nel concorso per assistenti sociali al Piano di Zona S9 di Sapri, assolto l’ex sindaco Giuseppe Del Medico, condannati i tre componenti della commissione d’esame. E’ questo l’esito del giudizio di primo grado che si è concluso ieri sera presso il Tribunale di Lagonegro dopo circa 6 anni dai fatti contestati. Due i capi di imputazione al centro del processo. I 4 imputati erano tutti accusati di abuso d’ufficio e falso. Giuseppe Del Medico è stato assolto con formula piena da entrambi i reati, l’ex coordinatore del Piano di Zona e i due componenti della commissione del concorso sono stati anche loro assolti dall’accusa di abuso d’ufficio perché il fatto non sussiste e condannati invece per falso ideologico a due anni di reclusione ciascuno pena sospesa, al pagamento delle spese di giudizio . I fatti risalgono alla primavera del 2017. Le indagini scattarono dopo le dimissioni dell’ex funzionario del Piano Lorenzo Latella che proprio per il concorso finito sotto inchiesta aveva svolto le funzioni di segretario verbalizzante. Ma la vicenda ebbe grande risonanza perché si ammantò subito di significati politici visto che scoppiò nel pieno della campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale di Sapri che vide poi la vittoria del sindaco Antonio Gentile. Quest’ultimo e il primo cittadino di santa marina Giovanni Fortunato chiesero chiarezza sulla vicenda e costituirono i Comuni che rappresentavano come parte civile ritenendoli parti offese dall’accaduto. Ora i giudici hanno fatto luce sulla vicenda, non riscontrando alcun abuso d’ufficio che era l’ accusa cardine del processo , quella che sosteneva principalmente l’irregolarità del concorso , ma accertando un falso ideologico presumibilmente compiuto nella redazione dei verbali ma su cui si saprà di più non appena verranno pubblicate le motivazioni della sentenza. I tre condannati dovranno anche risarcire il danno cagionato ai Comuni di Sapri e Santa Marina da definirsi in sede civile e a pagare le spese di costituzione e rappresentanza sostenute dalle parti civili pari a circa 3 mila euro.
Daria Scarpitta